Covid, De Luca sulla situazione in Campania: "Siamo in guerra"
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha lanciato un appello ai suoi concittadini sul senso di responsabilità e sul vaccino AstraZeneca
“Siamo in guerra” non usa mezzi termini il presidente della Campania Vincenzo De Luca per descrivere la situazione epidemiologica sul territorio, parlando direttamente ai suoi concittadini nella consueta conferenza stampa sul Covid-19, in diretta Facebook. Nella regione già zona rossa è entrata in vigore da ieri un’ordinanza del governatore che restringe ancora di più i margini di movimento chiudendo piazze, ville comunali, i parchi urbani, i giardini pubblici e in lungomari.
“Quando cominci ad avere 25mila positivi in Italia e 4-500 morti ogni giorno, vuol dire che siamo in guerra” ha detto De Luca nella sua diretta.
“Siamo in una situazione per la quale ormai, quasi in ogni condominio, c’è un nostro concittadino che muore. Dovremo convincerci che non siamo in una condizione di ordinaria amministrazione e purtroppo non tutti lo hanno capito, fra i nostri concittadini, ma anche fra alcuni livelli istituzionali che si muovono con una totale indifferenza alla situazione di emergenza e di guerra che abbiamo in Italia” ha spiegato il governatore, paragonando l’attuale emergenza sanitaria a quella della prima fase dell’epidemia da Covid-19 durane l’anno passato.
“Bisogna entrare nell’ordine delle idee che i nostri comportamenti devono diventare simili a quelli di febbraio e marzo dello scorso anno: si sta in casa, quando non è assolutamente indispensabile per ragioni di lavoro o sanitarie andare fuori” ha raccomandato ai suoi concittadini.
Con il punto Covid-19 trasmesso sui social, De Luca si è espresso anche sul caso delle reazioni avverse al vaccino AstraZeneca e del ritiro di alcuni lotti: “Prima raccomandazione: evitiamo psicosi, situazioni di angoscia, non c’è alcun motivo per essere angosciati”.
Il presidente campano ha ricordato che “sono milioni in Europa i vaccinati con AstraZeneca, la grandissima parte dei cittadini inglesi ha utilizzato quel vaccino, e su milioni di vaccinati abbiamo avuto poche decine di casi, anche gravi. La cosa che bisogna accertare per evitare di diffondere allarmismi inutili è che le patologie che si sono determinate fossero davvero collegate con il vaccino. Spesso capita che ci siano decessi in soggetti che avevano altre patologie, o patologie sopraggiunte dopo il vaccino, ma non legate direttamente alla vaccinazione”.
De Luca ha spiegato a tal proposito che “la Campania ha sospeso la somministrazione di una partita di vaccino per motivi prudenziali, in attesa della valutazione dell’Iss, ma evitiamo un clima di angoscia. Stiamo tranquilli, verifichiamo quello che è successo. Ovviamente abbiamo il dovere noi di dare assoluta tranquillità e sicurezza ai nostri concittadini”.
Nel suo intervento sulla pagina Facebook il governatore è anche tornato anche sull’episodio della sua vaccinazione a dicembre che ha scatenato diverse polemiche perché arrivata prima degli altri suoi concittadini, rivendicando il suo gesto come “un piccolo atto di coraggio per incoraggiare la gente, soprattutto gli anziani, a vaccinarsi, per dire che non c’era pericolo”. A sua difesa elenca altri leader politici nel mondo, da Biden a Netanyahu, che come lui hanno voluto dare l’esempio.
De Luca illustra poi il piano vaccinale che verrà applicato con i nuovi criteri per fasce d’età nella regione, dicendo di volersi rivolgere al Presidente Sergio Mattarella “affinchè nella distribuzione dei vaccini valga il principio un vaccino per ogni cittadino, poichè la Campania è stata finora penalizzata”.