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Covid, "cure a pagamento per no vax": la polemica. L'idea di Bassetti

La proposta dell'assessore alla Sanità del Lazio sulle cure a pagamento per i no vax era una provocazione, ma ha sollevato comunque un polverone

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Le affermazioni dell’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, hanno sollevato un gran polverone. L’assessore, in un’intervista rilasciata al Messaggero, ha detto che “i no vax che contraggono il Covid e finiscono nelle terapie intensive degli ospedali del Lazio dovranno pagare i ricoveri“. Successivamente, l’assessore ha parzialmente ritrattato, spiegando a Radio Anch’io su Rai Radio1 che si trattava di una “provocazione“.

D’Amato: “Cure a pagamento per no vax era una provocazione”

“La mia proposta è una provocazione – ha precisato D’Amato – che intende far riflettere sui costi sociali ed economici, e stiamo studiando una modalità per farli conoscere ai cittadini, che noi dobbiamo affrontare per cui chi vuole essere libero deve sapere che non può esercitare la violenza altrimenti, come chi passa con il rosso, deve pagare una sanzione”.

L’assessore ha poi parlato dei costi necessari per i ricoveri: “Un giorno in terapia intensiva costa almeno 1.500 euro, abbiamo degenze che in media sono sui 17 giorni per cui la comunità e la collettività affronta non solo costi sociali ma anche economici”.

Bassetti: “Mostrare ai pazienti no vax quanto costano i ricoveri”

Ed è proprio su questo punto che l’infettivologo Matteo Bassetti si è focalizzato, nel suo intervento all’Adnkronos Salute: “Certamente è una provocazione e nel nostro sistema sanitario pubblico credo che sia difficile da applicare. Ma più che far pagare il ricovero sarebbe bene far vedere, rendendolo pubblico, quanto è costato il paziente non vaccinato alle casse dello Stato”.

Bassetti è tornato a smentire un tema caro ai no vax, ovvero che i vaccini farebbero gli interessi delle case farmaceutiche: “L’ospedale scrive tutte le spese, dal ricovero ai farmaci, e così ci si rende conto di quanto i vaccini alla fine non fanno l’interesse delle case farmaceutiche ma lo fanno molto di più i ricoveri”.

L’infettivologo del San Martino di Genova ha quindi suggerito una soluzione per far capire alle persone quali sono le conseguenze economiche del ricovero, soprattutto quando questo riguarda persone che deliberatamente scelgono di non vaccinarsi: “Magari consegnando con la lettera di dimissioni del paziente non vaccinato, ma assistito e curato dal Covid, anche tutti i costi sostenuti per lui dall’ospedale. Così ci si rende conto di quanto è pesata la scelta di non vaccinarsi all’intera comunità”.

SONDAGGIO – Cure a pagamento per i no vax, saresti d’accordo?

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