Covid, a Bolzano troppi "obiettori" del vaccino: parla Burioni
In Alto Adige le vaccinazioni partiranno dagli over 80 a causa dell'alto numero di rifiuti tra il personale sanitario
Nella vaccinazione contro il Covid-19 in Alto Adige si darà la precedenza agli anziani ultra ottantenni e le altre categorie più a rischio, a causa della presenza in buona parte di “obiettori” tra medici e operatori delle rsa. Come riporta “il Messaggero”, la soluzione trovata e annunciata da Thomas Widmann, assessore alla Sanità della Provincia autonoma di Bolzano, per far fronte al gran numero di rifiuti al vaccino da parte del personale sanitario, ha però provocato la reazione del virologo Roberto Burioni.
“Molti, troppi operatori sanitari rifiutano senza motivazioni razionali il vaccino mettendo a rischio i pazienti che dovrebbero curare. Si pone il problema POLITICO, il governo deve decidere URGENTEMENTE se rendere obbligatoria per i sanitari la vaccinazione con una legge” ha scritto il professore ordinario di Microbiologia del San Raffaele.
Sull’argomento il virologo si era già espresso in maniera netta durante la trasmissione “Che Tempo Che Fa”: “Io da medico posso dire solo dire che un medico o un sanitario che non si vaccina è colpevole più volte. La prima volta è colpevole perché non è di buon esempio, come chi fuma in reparto, non va bene. Ma è ancora più colpevole perché costituisce un serio pericolo per le persone che assistono.”
“Ne basta uno in un ospedale, in una RSA, per creare grossi problemi – ha detto Burioni. Io vengo da Urbino, l’Ospedale di Urbino ha due reparti chiusi in questo momento, conseguenza dei giorni in cui il vaccino non c’era. Però ora il vaccino c’è. Non è tollerabile”.
Attualmente la Provincia autonoma di Bolzano è ultima in Italia in quanto a somministrazione dei vaccini. Secondo l’assessore Widmann, questo sarebbe dovuto alla mancanza di abbastanza personale sanitario e delle rsa disposto a farsi vaccinare.
Per recuperare sulla tabella di marcia e con l’obiettivo di inoculare in settimana il 60% delle dosi ricevute dall’Alto Adige, è stato deciso, d’accordo col ministero della Salute, di anticipare le iniezioni a over 80 e alle categorie più esposte al coronavirus.