Covid, anticorpi da vaccino o da infezione: quali proteggono di più
Un vasto studio in Israele ha confrontato gli anticorpi sviluppati dopo l'infezione con quelli indotti dal vaccino anti Covid
In Israele è stato concluso un vasto studio che ha messo a confronto gli anticorpi naturali sviluppati dal nostro sistema immunitario dopo l’infezione da coronavirus con quelli indotti dal vaccino anti Covid. I risultati hanno confermato, come succede per molte altre malattie infettive, che la protezione acquisita naturalmente è più potente dell’immunità indotta dal vaccino.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science, è stata condotta dall’istituto KSM di Tel Aviv e si basa una grande mole di dati clinici raccolti sul campo: sintomi, ricoveri e contagi di più di 30mila israeliani tra il 1 giugno e il 14 agosto 2021.
Dai risultati è emerso che l’immunità che si sviluppa dopo un’infezione da Sars-CoV-2 offre una protezione molto maggiore contro la variante Delta del virus rispetto a due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech.
Gli autori della ricerca hanno stimato che le persone vaccinate tra gennaio e febbraio hanno avuto tra giugno, luglio e la prima metà di agosto da 6 a 13 volte più probabilità di contrarre l’infezione rispetto alle persone non vaccinate ma che erano state contagiate in passato dal virus.
Il rischio di ricovero è stato stimato di otto volte più alto per i vaccinati rispetto a chi aveva gli anticorpi sviluppati naturalmente.
Ciò non significa ovviamente che sia meglio infettarsi che fare il vaccino: nello studio gli esperti hanno precisato con enfasi che il contagio è assolutamente da evitare a causa della pericolosità della malattia indotta da questo virus. E che il vaccino Pfizer, come anche gli altri, resta altamente protettivo contro l’infezione, la malattia grave e la morte.
Il fatto che la protezione acquisita naturalmente sia più potente dell’immunità indotta dal vaccino è un risultato atteso e rientra nella normalità, dato che la stessa cosa succede con molte altre malattie infettive.
Anticorpi naturali, protezione ancora maggiore con una dose del vaccino
Dalla ricerca è emerso un altro elemento di particolare interesse: se alle persone con gli anticorpi sviluppati dopo l’infezione viene somministrata una dose del vaccino, si crea una protezione ancora più formidabile contro il coronavirus.
Dati che saranno utili per decidere se e quante dosi somministrare a chi è già stato contagiato dal virus. Già ora diversi Paesi, a partire da Israele ma anche Italia, Francia e Germania, somministrano una sola dose a chi è stato contagiato in passato.