Covid, prossima variante "grave": Pregliasco e Galli replicano a Fauci
Il virologo Fauci ha lanciato un allarme sulla prossima variante del Covid: la replica degli esperti italiani Pregliasco e Galli
Come sarà la prossima variante del coronavirus? Mentre in Italia e nel resto del mondo continua a destare preoccupazione la mutazione Delta, il virologo Anthony Fauci ha dichiarato in un’intervista al sito McClatchy: “Se arriva un’altra variante che ha una capacità di trasmissione altrettanto elevata ed è anche molto più grave, allora potremmo davvero essere nei guai. Le persone che non vengono vaccinate pensano erroneamente che riguardi solo loro. Ma non è così. Riguarda anche tutti gli altri”.
Sul tema sono intervenuti anche i due esperti italiani Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano, e Massimo Galli, docente di Malattie Infettive all’Università Statale e primario al Sacco di Milano.
Pregliasco: “Questo virus ha dimostrato di essere molto veloce”
“Una variante peggiore della Delta è possibile – ha avvertito Pregliasco -. Questo virus ci ha fatto vedere che ha una capacità più veloce di altri di trovare varianti per cui ben venga questo input a stare attenti all’insorgenza di altre varianti”.
“Varianti peggiori significa varianti in grado di eludere i vaccini. Abbiamo già la Epsilon – ha spiegato all’Adnkronos il virologo – che però non sembra essere una variante molto contagiosa però è già peggio di Delta”.
Galli: “Il discorso di Fauci non fa una grinza”
“In linea teorica c’è sempre la possibilità che emerga un’altra variante con una capacità di diffusione ancora maggiore della Delta – ha fatto eco Galli -. Dobbiamo tenere sempre presente che questo virus muta e continua a circolare. Su questo non dobbiamo accettare cadute di attenzione. La soluzione è vaccinare“.
Sull’allarme lanciato da Fauci, Galli ha spiegato: “Il discorso non fa una grinza. Conosco Fauci e non è certo una persona che fa sparate. È un professionista di estrema competenza ed equilibrio. Non sta raccontando bubbole: sta dicendo che questo virus ha dato più volte segno della sua capacità di mutazione. E ha prodotto nel tempo varianti tali da destare preoccupazioni, per la capacità diffusiva. È un elemento di conoscenza che abbiamo e che dobbiamo tenere sempre a mente”.