Covid, allarme sulle scorte del remdesivir. La mossa dell'Ue
Scorte in esaurimento in Europa per il farmaco remdesivir. La Commissione europea ha siglato un nuovo contratto con la Gilead
Scorte in esaurimento in Europa per il farmaco remdesivir, l’unico finora autorizzato nell’Ue per il trattamento dei malati di Covid-19. Come riporta La Repubblica, Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, ha affermato: “Il fabbisogno supera la disponibilità. Il rischio di carenza è forte. L’aumento della domanda rischia di portare all’esaurimento delle scorte nel fine settimana. Sono attivi i meccanismi di collaborazione con gli altri paesi europei per evitare che accada”.
Un rischio che ha spinto la Commissione europea a firmare un nuovo contratto di appalto congiunto con la società farmaceutica Gilead, per 500mila trattamenti con il Remdesivir. Secondo quanto riferisce l’Ansa, si tratta di un contratto da 70 milioni di euro, garantiti dallo strumento di sostegno alle emergenze della Commissione (Esi).
L’allarme è scattato in più Paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Olanda. In Italia si è stimato che il farmaco viene somministrato a 100 pazienti al giorno, tra quelli che hanno un bisogno non grave di ossigeno. Anche Silvio Berlusconi, ormai negativo al coronavirus, ha fatto uso del remdesivir.
La corsa all’approvvigionamento del farmaco ha spinto gli Usa a richiedere una fornitura per 500mila pazienti, da cui si è attinto per appena un terzo del totale.
Nel corso di questi mesi di pandemia, sono molti i farmaci che sono stati sperimentati per trattare i casi di Covid-19, ma soltanto tre si sono rivelati realmente efficaci e sicuri.