Covid, l'allarme di Crisanti: "Le misure non funzionano più"
Il virologo Andrea Crisanti ha parlato della situazione coronavirus in Italia, spiegando che "non si riesce ad arrestare la trasmissione"
“Siamo arrivati al punto di rottura in cui le misure non funzionano più“. È l’allarme lanciato a Mattino Cinque da Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell’Università di Padova. “Non si riesce a fare tracciamento sul territorio e non si riesce ad arrestare la trasmissione”, ha detto parlando dell’aumento dei contagi che preoccupa il governo.
Secondo Crisanti, per valutare la situazione non si deve guardare l’andamento dei casi giornalieri: “Dobbiamo guardare i casi e le persone che riusciamo a isolare, una persona ha in genere 10-15 contatti, noi siamo al di sotto di un rapporto 1:1″.
“Se una persona si infetta, nei precedenti 5 giorni ha incontrato 10-15 persone. Bisogna – spiega – intercettare la maggior parte di queste persone e tutto questo non accade. Farei uno stress test sull’app Immuni per capire se funziona”.
Poi commentando la chiusura delle scuole disposta dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, Crisanti afferma di non voler intromettersi in una decisione politica, “ma è giunto il momento di capire cosa sta succedendo nelle scuole”.
“Ora abbiamo i test rapidi, dovremmo usarli per campionare. Ci viene detto che nelle scuole ci sono stati 1500 casi: è preoccupante, se pensiamo che tra i bambini sono l’1%”.
“I test rapidi sono un po’ meno efficaci, ma – afferma – sono validi per questa situazione: se facciamo i test rapidi a scuola, possiamo vedere se c’è trasmissione. Poi, se vogliamo vedere quanti sono gli infetti, bisogna eseguire test più accurati”.
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Fonte foto: Ansa