Covid-19: record di contagi il 18 gennaio. E Omicron supera il 90%

Se paragonassimo la curva dei contagi della pandemia di Covid-19 a una montagna si potrebbe pensare che la cima sia stata raggiunta. Da qualche giorno il numero dei nuovi positivi è infatti in discesa, così come – seppur molto lentamente – quello dei posti occupati nelle terapie intensive.

Martedì 18 gennaio: record di contagi in Italia

Se la situazione continuerà a migliorare, così come sta succedendo nel Regno Unito dove i contagi da qualche settimana sono scesi sotto i 100 mila casi, allora il 18 gennaio 2022 sarà ricordata come la giornata in cui si è raggiunto il picco di contagi in Italia. Quel giorno, infatti, i contagi hanno toccato quota 228.128. Un dato che è collegato alla fortissima espansione della variante Omicron in Europa e in Italia. Con l’arrivo di Omicron i contagi sono infatti schizzati molto velocemente a dati mai visti prima. Se intorno alla metà di dicembre i casi variavano da 15 a 20 mila, sul finire dell’anno la curva ha iniziato a salire in maniera significativa. Dopo aver superato i 50 mila contagi alla vigilia di Natale, il dato è cresciuto costantemente segnando un primo picco tra la fine del 2021 e l’inizio del nuovo anno e poi due ulteriori nella prima settimana del 2022 e, appunto, il 18 gennaio.

In Francia 461.517 nuovi casi in un solo giorno

Ma cosa sta avvenendo negli altri Paesi dell’Unione Europea? La Francia sembra aver raggiunto il proprio picco anch’essa lo scorso 18 gennaio. In quel giorno, i nuovi casi nel Paese transalpino sono stati addirittura 461.517. Un dato accompagnato lo stesso giorno da oltre 375 vittime. In Germania, dove la nuova variante Covid-19 aveva spaventato soprattutto a dicembre, la situazione è in continua evoluzione. I nuovi casi sono stati 136.473 e la media a 7 giorni parla di un dato di 115.049 positivi. Anche la Spagna sta soffrendo molto questa ondata legata a Omicron: il 3 gennaio è stata raggiunta quota 372.766 nuovi casi e il 24 gennaio si registravano ancora 305.432 casi. Nel paese iberico è pesante anche il conto delle vittime, con una media settimanale di 143 decessi.

La variante Omicron al 90% in Italia

Sugli effetti della variante Omicron si continua a discutere da settimane. La contagiosità che la caratterizza ha provocato una vasta ondata di contagi in tutto il mondo e in tutta l’Unione Europea. Fortunatamente, grazie alla vaccinazione di massa, i livelli di mortalità si sono decisamente abbassati.
Ma quanto è presente questa variante in Italia e negli altri Paesi? Ad aiutarci nella risposta è il database GISAID. Secondo le stime aggiornate al 24 gennaio del 2022 la variante Omicron in Italia è presente in oltre il 90,82% dei contagi delle ultime due settimane. Solo due settimane prima, il 10 gennaio, la percentuale era del 72,40% e il 27 dicembre era “solo” del 30,23%. È interessante notare come il dato al 13 dicembre del 2021 fosse pari all’1,04% della popolazione italiana.
Se guardiamo agli Stati Uniti oramai Omicron ha raggiunto quasi il 100% dei contagi: si ferma infatti al 98,21%. In Francia, che come abbiamo visto registra un numero molto alto di contagi, i dati percentuali di infezione da Omicron sono simili a quelli dell’Italia: il 91,91% del totale.