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Cosa ha provocato la morte dei passeggeri del sottomarino Titan: implosione rilevata da sistemi segreti Usa

I sistemi militari statunitensi avrebbero rilevato l'implosione quasi in contemporanea con l'interruzione delle comunicazioni, subito dopo l'immersione

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Le possibilità di salvare i cinque passeggeri del sommergibile ‘Titan’ non c’erano sin dall’inizio. Dopo quattro giorni di ricerche i rottami del mini sottomarino sono stati trovati a poca distanza dal relitto del Titanic. “Una catastrofica implosione” hanno spiegato i vertici della Guardia costiera americana, provocata probabilmente dalla perdita di pressione. Il disastro sarebbe avvenuto poco dopo l’immersione, a oltre 3mila metri di profondità. Nessuna agonia e morte per soffocamento nell’oscurità degli abissi dell’oceano: le vittime sarebbero morte sul colpo.

Il ritrovamento

Nella tarda mattina (orario Usa) di giovedì 22 giugno la Guardia costiera statunitense aveva annunciato il ritrovamento di un “campo di detriti” nei pressi del relitto del Titanic, grazie all’impiego di un ROV (remotely operated vehicles), un robot telecomandato inviato a setacciare il fondo dell’oceano.

Trovati rottami del sottomarino Titan, i passeggeri sono morti. Guardia costiera conferma l'ipotesi implosioneFonte foto: IPA

Il sommergibile Titan della OceanGate Expeditions

Le speranze che i cinque passeggeri fossero sopravvissuti oltre la durata delle riserve di ossigeno erano ormai flebili, ma con la scoperta dei rottami si sono spente del tutto.

Prima che gli esperti comunicassero ufficialmente i risultati dell’analisi dei ritrovamenti, un membro dell’Explorers Club, Davide Mears, amico del miliardario britannico Harding e dell’esploratore francese Nargeolet a bordo del sottomarino, aveva dichiarato alla ‘Bbc’ che tra i detriti c’erano pezzi del Titan.

L’annuncio dell’implosione

Poco dopo il cofondatore della società OceanGate Expeditions che organizza le spedizioni, Guillermo Soehnlein, aveva espresso il timore che potesse essersi verificata una “implosione istantanea” del sommergibile: “Quando si opera in profondità la pressione è così grande su qualsiasi sottomarino che, se si verifica un guasto, può esserci una implosione istantanea. Se questo è ciò che è successo, sarà avvenuto già quattro giorni fa”.

Così sarebbe effettivamente successo secondo le autorità: “Quei detriti sono coerenti con una catastrofica perdita della camera di pressione. Condoglianze alle famiglie” ha dichiarato il contrammiraglio della Guardia costiera Usa, John Mauger.

Per trovare i corpi delle vittime le possibilità sono pari a zero: “Là sotto è un ambiente spietato, non c’è certezza che li recupereremo” ha aggiunto Mauger.

Il rilevamento dell’implosione

Secondo le ricostruzioni riportate dal Wall Street Journal, l’implosione del mini sommergibile sarebbe stata registrata da un sistema di rilevamento acustico segreto militare Usa, progettato per individuare i sottomarini nemici.

La strumentazione top secret avrebbe rilevato l’evento poche ore dopo che il sommergibile aveva iniziato la spedizione.

La Marina Usa si è attivata non appena lo scafo ha perso le comunicazioni. E, poco dopo la sua scomparsa, il sistema ha rilevato un suono che si è sospettato fosse un’implosione vicino al luogo in cui oggi sono stati individuati dei detriti.

“La Marina degli Stati Uniti ha condotto un’analisi dei dati acustici e ha rilevato un’anomalia compatibile con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze a dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte”, ha detto un alto funzionario al Wsj.

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ricerche-sommergibile-scomparso Fonte foto: ANSA
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