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CRONACA NERA

Cosa è emerso dall'autopsia su Edoardo Zattin: ecco perché il pugile 18enne è morto lo scorso febbraio

L'autopsia su Edoardo Zattin ha chiarito che la morte è sopraggiunta per i traumi conseguenti a un violento pugno all'altezza dell'orecchio sinistro

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un pugno, violentissimo, all’altezza dell’orecchio sinistro. Sarebbe questa la causa che ha portato alla morte di Edoardo Zattin, studente di Este al quarto anno di ragioneria e dallo scorso settembre pugile amatoriale.

Resa nota l’autopsia su Edoardo Zattin

Il giovane è deceduto lo scorso 24 febbraio dopo un allenamento nella palestra di arti marziali di Monselice, comune del Padovano.

Oggi vengono resi noti i risultati dell’autopsia sulla salma. Al momento non è ancora chiaro se il ragazzo stesse indossando il caschetto protettivo durante l’allenamento. Dettaglio chiave per fare luce sulle circostanze della morte.

Monselice è un comune di 17.330 abitanti in provincia di Padova.

Il pubblico ministero Maria D’Arpa, titolare delle indagini, ha affidato le analisi sulla salma a Stefano D’Errico, medico legale e professore dell’Università di Trieste.

Come è morto Edoardo Zattin

Questa la ricostruzione con i dettagli emersi finora: come spesso era solito fare, anche nella serata di martedì 22 febbraio Edoardo Zattin si era recato in palestra per allenarsi. Come partner di allenamento aveva trovato un 35enne di Rovigo, esperto in arti marziali.

Il giovane ha incassato il colpo che gli è poi risultato fatale fra le 19:15 e le 19:25. Poi il malore: secondo le testimonianze rilasciate a suo tempo il giovane si sarebbe soffiato il naso e poi sarebbe stramazzato al suolo, incosciente. Presenti in palestra al momento del fatto due o tre istruttori e alcuni praticanti.

La chiamata al 118 è stata fatta alle 20:15, quasi un’ora dopo il violentissimo pugno. L’ambulanza è arrivata nel giro di una manciata di minuti, alle 20:27. Gli operatori sanitari hanno cercato di rianimarlo e di stabilizzarlo. Poi la corsa al pronto soccorso dell’Ospedale civile di Padova, dove Edoardo è giunto attorno alle 22:00.

Il violentissimo colpo ha procurato a Edoardo la frattura della teca cranica e una conseguente emorragia interna. Inoltre ha subito una serie di lesioni sulla parte destra dell’encefalo.

Le condizioni sono peggiorate in maniera progressiva: Edoardo Zanin è stato dichiarato morto venerdì 24 febbraio, in mattinata, dai medici del reparto di Rianimazione neurochirurgica.

Aperto un fascicolo per omicidio colposo

Le indagini continuano. Al momento la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo.

Fonte foto: 123RF

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