Cos’è successo stanotte nella guerra tra Russia e Ucraina: Zelensky a Mykolaiv, Gentiloni risponde a Razov
Dalla visita di Zelensky a Mykolaiv e Odessa alla replica di Gentiloni a Razov: ecco il 116esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina
Nel 116esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina il leader di Kiev ha fatto visita a Mykolaiv e Odessa, punti nevralgici del conflitto. Nel frattempo dall’Italia l’ex premier Gentiloni ha risposto all’ambasciatore Sergej Razov sull’invio di armi all’Ucraina.
La visita di Zelensky a Mykolaiv
Mentre la sua città natale Kryvyj Rih è sotto le bombe, Volodymyr Zelensky fa visita a Mykolaiv insieme al governatore Vitaly Kim per incontrare i soldati e tornare al fronte.
Il leader ucraino ha tenuto un discorso motivazionale per i soldati impegnati a fronteggiare gli attacchi che si stanno consumando sugli edifici nelle ultime ore, con il tragico bilancio di due morti e 20 feriti. Insieme ai soldati ci sono i sanitari, che Zelensky ringrazia per il loro impegno.
Il leader ucraino rassicura: “Non smettiamo di lavorare per la vittoria. Finché sarete vivi, c’è un forte muro ucraino che protegge il nostro Paese”.
Da Mykolaiv a Odessa
Dopo Mykolaiv, Zelensky ha continuato le sue visite sul fronte meridionale spostandosi ad Odessa.
Qui il leader ucraino ha visitato la base della guardia nazionale e un ospedale in cui, nel reparto traumatologico, sono ricoverati alcuni soldati che si trovavano al fronte.
L’incontro del leader ucraino Zelensky con i soldati
Dopo aver incoraggiato i degenti, Zelensky ha tenuto un incontro con le autorità locali sulla gestione del corridoio del grano, date le due diramazioni da terra create a Kiev per favorire l’esportazione attraverso la Polonia e la Romania ed evitare una crisi alimentare.
A questo giro la visita presidenziale ha avuto luogo non lontano dalla regione di Kherson in cui, secondo le stime del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, potrebbe avere luogo la prossima controffensiva di Kiev in quanto si tratta della “città chiave per la stabilità dell’Ucraina”.
Paolo Gentiloni risponde a Sergej Razov
Dall’Italia, intanto, prende la parola Paolo Gentiloni. Il commissario europeo all’economia è intervenuto durante l’evento Repidee di Bologna a seguito delle parole spese da Sergek Razov, ambasciatore russo, sull’invio delle armi in Ucraina.
Razov ha detto: “La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all’Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all’infinito la situazione di conflitto e di moltiplicare vittime e distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall’essere condivisa da tutti, anche in Italia”.
Per questo Gentiloni ha replicato: “Trovo imbarazzante che al primo momento di difficoltà scatti ogni tanto in Italia un meccanismo di dare la colpa all’Europa”.
Ancora: “Diamo la colpa a Putin di quello che sta succedendo, non all’Europa. Cerchiamo di essere consapevoli della posta in gioco e di quello che sta succedendo. Poi gli ambasciatori facciano gli ambasciatori“.