Corruzione in Sogei, Andrea Stroppa referente di Musk si difende: "Estraneo". Ma c'è un documento misterioso
Il referente di Elon Musk in Italia Andrea Stroppa risponde alle accuse nell'ambito dell'indagine di corruzione in Sogei che lo vedrebbe coinvolto
Andrea Stroppa si difende dalle accuse che lo vedrebbero coinvolto nell’inchiesta su corruzione e turbativa d’asta in Sogei. L’ex hacker romano, indicato dagli inquirenti il “referente di Elon Musk in Italia”, rientra tra i 18 indagati dello scandalo giudiziario esploso con l’arresto in flagranza di Paolino Iorio, direttore generale della società informatica in house del ministero dell’Economia, mentre intascava una mazzetta da 15mila euro da parte dell’imprenditore Simone Rossi, anche lui finito in manette.
Il coinvolgimento di Andrea Stroppa
Stroppa, ex bambino prodigio dell’informatica, in passato consulente della segreteria Pd targata Renzi e oggi analista ed esperto di cybersicurezza, sarebbe accusato di aver ricevuto notizie riservate su appalti in Italia del sistema satellitare Starlink creato dal fondatore di SpaceX e Tesla, con cui è legato da un rapporto di collaborazione, pur non avendo nessun incarico formale.
Era stato proprio il 30enne ex hacker ad intercedere per la premier Giorgia Meloni, con l’obiettivo di portare Musk alla festa di Atreju di Fratelli d’Italia.
Nelle ore successive alla notizia di un’accusa di concorso in corruzione, Stroppa ha scritto sul suo profilo X “‘Qualcuno sta provando a fermarci’ un giorno scriverò un libro”, e replicando a un utente che gli chiedeva di rispondere alle contestazioni: “Certo, non vedo l’ora!!”.
Le accuse
Il nome di Stroppa emerge in un passaggio dell’informativa della Guardia di Finanza, contenuta nel decreto di perquisizione eseguito su 32 persone e società nell’ambito del caso Sogei.
Secondo quanto scritto dalle Fiamme Gialle, supportate dai nuclei Pef e Valutario, un militare della Marina, tra i soggetti indagati, “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink, ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI Reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa“.
Da quanto emerso dalle indagini, l’ufficiale avrebbe inoltrato al referente di Musk un documento segreto del ministero degli Esteri, “avente ad oggetto la valutazione del progetto finalizzato all’impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall’azienda americana Space X”.
La replica
Accuse respinte da Stroppa.
“Tengo a dichiarare con forza la mia totale estraneità rispetto alla contestazione – ha dichiarato all’Ansa – che è stata recentemente formulata nei miei confronti dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha ipotizzato un mio coinvolgimento in un episodio di corruzione di un ufficiale dell’Esercito Italiano”.
“Voglio precisare – ha spiegato ancora l’analista informatico – che tutti i rapporti che ho tenuto nel tempo con i pubblici ufficiali sono sempre stati improntati alla massima correttezza e trasparenza. Ho peraltro fornito sin da subito la più totale collaborazione agli inquirenti, auspicando che possa essere accertata in tempi rapidi la mia totale estraneità rispetto ai fatti oggetto di indagine.
“Pertanto proseguo nel mio lavoro con l’abituale serietà” ha concluso Stroppa.