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Corrado Formigli accusa Giorgia Meloni e Matteo Salvini: "Sul mio programma veto di Lega e FdI"

Corrado Formigli torna ad attaccare Giorgia Meloni e Matteo Salvini per il veto sulla partecipazione di esponenti di Fdi e Lega nel suo programma

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Da redattore di “Sciuscià” con Michele Santoro visse l’editto bulgaro emesso dall’allora premier Silvio Berlusconi, ma per Corrado Formigli la situazione del pluralismo televisivo oggi è anche peggiore. Non è la prima volta che il conduttore di La7 rinnova l’invito in trasmissione a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e agli esponenti dei loro partiti. In diverse puntate del suo “PiazzaPulita”, il giornalista ha rivolto direttamente alla premier l’appello per togliere il veto sulla libera partecipazione dei parlamentari di Fdi sul suo programma e rispondere alle domande dei suoi inviati. Con un’intervista a La Stampa Formigli torna all’attacco, affermando che con l’attuale Governo “l’informazione libera è calpestata”.

L’attacco di Formigli a Meloni e Salvini

“Bisogna partire da un presupposto: in Italia esiste un’anomalia che si accentua con la destra al governo” è la premessa con la quale Formigli evidenzia come i sei canali principali della Tv nostrana facciano riferimento all’Esecutivo Meloni.

Secondo il conduttore, infatti, mai un Governo si è preso la Rai  “con tanta ingordigia come sta accadendo adesso eliminando qualsiasi voce di dissenso”. “A questa situazione di base – aggiunge ancora – va aggiunto che la par condicio, una legge di per sé ridicola per qualsiasi giornalista, si è imposta proprio in virtù di questa anomalia italiana”.

corrado-formigli-giorgia-meloni-matteo-salviniFonte foto: ANSA

Il conduttore di “PiazzaPulita” Corrado Formigli

Il veto di Fdi e Lega

In questo contesto, Formigli torna a denunciare il veto che incombe sulla sua trasmissione da parte di Fratelli d’Italia e Lega. “Dai ministri ai consiglieri dei comuni più piccoli, se qualcuno vuole partecipare al mio programma deve prima chiedere il permesso dell’ufficio comunicazione dei partiti – dice il giornalista – E l’ufficio blocca la loro partecipazione impedendo alle persone di esprimersi”.

“In Lega e Fratelli d’Italia si intende la comunicazione decidendo di andare dove vogliono loro – attacca ancora Formigli – parlando quando vogliono loro e rifiutando di andare in contesti in cui non c’è il tappeto rosso. A me sembra una truffa, un esempio di enorme arroganza da parte del potere ai danni dei cittadini che non vengono informati in modo corretto e libero come è di loro diritto”.

Il confronto con l’era berlusconiana

Nell’intervista alla Stampa, Formigli fa il confronto con l’era berlusconiana della Rai, affermando che oggi il quadro è ancora peggiore. “Siamo andati oltre persino a quell’epoca in cui esistevano comunque spazi di libertà. La responsabilità è di alcune riforme non tutte ascrivibili alla destra – spiega il giornalista – Con Renzi, per esempio, l’amministratore delegato è diventato ancora più connesso a Palazzo Chigi”.

“E con la riforma delle strutture approvata durante il Governo Draghi, la responsabilità dei programmi è passata ai direttore delle macrostrutture che sono trasversali alle reti. Questo ha cancellato riserve indiane come Rai 3 dove si faceva un’informazione diversa” è il parere di Formigli.

corrado-formigli-giorgia-meloni-matteo-salvini-lega-fdi Fonte foto: ANSA
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