Corrado Augias contro il Governo a Dimartedì: "Hanno smantellato Rai3, è sempre stato nel loro programma"
Corrado Augias lascia la Rai dopo 63 anni e attacca il Governo che lo ha "costretto" ad abbandonare il terzo canale della tv di Stato
Ospite a La7 a Dimartedì, il programma condotto in prima serata da Giovanni Floris, Corrado Augias è tornato a parlare del suo addio alla Rai dopo oltre 60 anni e ha puntato il dito contro il governo Meloni, unica causa del divorzio con la tv di Stato.
- Perché Augias ha lasciato la Rai
- L'attacco di Augias al Governo
- La battuta a Floris: "Vado via anche da qui"
Perché Augias ha lasciato la Rai
L’addio di Corrado Augias alla Rai arriva dopo 63 lunghi anni di carriera nella tv di Stato, lui che con i suoi programmi ha fatto la storia di viale Mazzini. Ma a 88 anni è stato troppo per lui che, in un certo senso, si è sentito tradito.
Rispondendo alle domande di Floris, infatti, il giornalista e scrittore ha sottolineato che si è sentito preso in giro dal Governo, si è sentito preso in giro da tutti coloro che lo hanno definito eroe in questi giorni, ma non è così.
“Mi ha dato un vero dolore vedere smantellare Rai3, io ho partecipato alla nascita di Rai3 nel lontano 1987 quando il direttore era Angelo Guglielmi e abbiamo fatto programmi belli e coraggiosi. Abbiamo innovato il discorso televisivo. Mi dà un dolore…” ha sottolineato.
L’attacco di Augias al Governo
Poi però, analizzando i veri motivi dello smantellamento del terzo canale, Augias non si è tirato indietro nel puntare il dito contro il Governo. Parlando con Floris, infatti, ha spiegato che lo smantellamento “era nei programmi elettorali“.
“L’unica cosa, e adesso esagero, in cui questo Governo ha dimostrato perfetta efficienza è stato lo smantellamento di Rai3” ha detto. Sul perché è stato chiaro: “È stato detto in campagna elettorale che volevano smantellare la televisione comunista così come l’egemonia culturale della sinistra. È stato detto più volte e quindi l’operazione Rai3 è riuscita. Gli ascolti di oggi di Rai3 sono imparagonabili rispetto a quelli di due anni fa”.
La battuta a Floris: “Vado via anche da qui”
Tra il dispiacere di chi ha dovuto lasciare l’azienda che ha sempre reputato una seconda famiglia e una seconda casa, Augias si è lasciato andare anche ad alcune battute con Floris.
Sbarcato in La7 dopo l’addio alla Rai, parlando proprio dei motivi della rottura e dello smantellamento, Augias è stato “provocato” da Floris che gli ha chiesto cosa ci fosse di male nell’azione del Governo.
E a questa domanda, scherzando, l’88enne ha risposto: “Come cosa c’è di male? Mi alzo e me ne vado anche da qui“. Floris, capendo la battuta, ha replica: “Ma come, è appena arrivato”. Sorrisi, prima della bordata al Governo.