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CRONACA ESTERA

Corpi di 6 ostaggi trovati a Gaza in un tunnel, chi sono: le accuse ad Hamas e a Netanyahu

I corpi di 6 ostaggi morti sono stati recuperati da Israele nei tunnel di Rafah, a sud di Gaza. Un portavoce dell'esercito: "Sono stati brutalmente assassinati"

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

6 ostaggi morti sono stati recuperati dall’esercito di Israele nei tunnel di Rafah, nel sud della striscia di Gaza. I corpi recuperati appartengono a 2 donne e 4 uomini: stando a quanto comunicato dall’Idf, sarebbero stati assassinati da Hamas poco prima del loro ritrovamento. “Chiunque uccide gli ostaggi non vuole un accordo”, ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Gli ostaggi morti recuperati dall’esercito di Israele nel sud di Gaza

Le vittime sono il 23enne Hersh Goldberg-PolinEden Yerushalmi (24 anni), Ori Danino, (25 anni) Alex Lubnov (32 anni) Carmel Gat (40 anni) e Almog Sarusi (25 anni).

Tutti, con la sola eccezione di Gat, erano stati rapiti lo scorso 7 ottobre mentre stavano partecipando al festival musicale Nova, vicino al Kibbutz Re’im. I loro cadaveri sono stati portati in Israele per l’identificazione, nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre.

Un manifestante partecipa a una protesta che chiede l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza, a Tel Aviv

“Secondo una prima valutazione… sono stati brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas poco prima che li raggiungessimo”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari. Lo riporta il Times of Israel.

“I loro corpi – ha aggiunto Hagari – sono stati trovati durante i combattimenti a Rafah, in un tunnel, a circa un chilometro di distanza da quello in cui abbiamo salvato Farhan al-Qadi qualche giorno fa”.

Le loro storie

La storia (drammatica) che più è circolata sui media è quella del giovane Goldberg-Polin, 23 anni. Lo scorso aprile, Hamas aveva pubblicato un video che mostrava un braccio del ragazzo amputato sotto il gomito, dopo essere stato ferito durante il rave di ottobre.

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Goldberg-Polin era in possesso anche della cittadinanza americana: per questo la sua morte è stata confermata da Joe Biden: “Era tra le persone innocenti brutalmente aggredite mentre partecipavano a un festival di musica pacifista in Israele. Ha perso un braccio mentre aiutava amici e sconosciuti durante il feroce massacro”, ha detto il presidente degli Stati Uniti.

Con lui, quel giorno alla manifestazione, c’erano anche Danino, SarusiYerushalmi, che lavorava come barista e la cui foto con i capelli lunghi è affissa ovunque a Tel Aviv.

Il 33enne Lobanov, ex manager di un bar, aveva una moglie e due figli, uno dei quali neonato.

Carmel Gat è l’unica a non essere stata rapita durante il rave: era indiana e faceva la terapista.

Le parole di Benjamin Netanyahu

“Dico ai terroristi di Hamas che hanno assassinato i nostri ostaggi e dico ai loro leader: non ci fermeremo e non staremo in silenzio”, ha fatto sapere  il primo ministro Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio diffuso a seguito del ritrovamento dei corpi.

Il leader del Likud ha tenuto a sottolineare che verrà data la caccia ai responsabili e ha aggiunto che “chiunque uccide gli ostaggi non vuole un accordo“.

“Da dicembre – ha proseguito – Hamas si rifiuta di condurre veri negoziati. Il 27 maggio, Israele ha accettato un accordo per il rilascio degli ostaggi con il pieno appoggio degli Stati Uniti. Hamas ha rifiutato”.

Sempre secondo il premier israeliano, “mentre Israele sta conducendo intensi negoziati con i mediatori nello sforzo massimo per raggiungere un accordo, Hamas continua a rifiutare fermamente qualsiasi offerta”.

Le accuse dell’opposizione

I ritrovamenti sono “strazianti per l’intero Paese, tranne che per coloro che lo guidano”, ha scritto su X il leader dell’opposizione Yair Lapid, che ha accusato il governo di “seppellire gli ostaggi”.

“Invece di fare un accordo, stanno facendo politica, invece di salvare vite, stanno seppellendo gli ostaggi. Invece di fare di tutto per riportarli a casa, il Primo Ministro Netanyahu sta facendo di tutto per restare al potere. Il governo dei disastri sta seppellendo lo Stato di Israele”, ha concluso Lapid nel suo post.

Fonte foto: ANSA

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