Coronavirus, svolta a Wuhan dopo lo scoppio della pandemia
L'amministrazione della città cinese, epicentro della pandemia di coronavirus, ha annunciato provvedimenti per regolamentare la caccia
Svolta a Wuhan dopo lo scoppio della pandemia di coronavirus che ha visto nella città cinese il suo focolaio d’origine. Come riporta l’Ansa, la caccia e il consumo di carne di animali selvatici è stata vietata per 5 anni; il divieto si estende anche al commercio illegale di animali selvatici. La decisione è stata comunicata dall’amministrazione della città attraverso i social network.
Il nuovo regolamento va a complicare l’ottenimento della licenza per allevatori e cacciatori di animali selvatici, con una serie di norme stilate in dieci punti.
Si tratta di una buona notizia anche per la fauna in via di estinzione, in quanto la stretta va a tutelare ancora di più gli animali selvatici predati dall’uomo dopo che la Cina, già da febbraio, aveva iniziato a reprimere la caccia illegale e lo sfruttamento della fauna selvatica.
Malgrado l’origine del coronavirus non sia stata ancora del tutto chiarita, i wet market di Wuhan sono stati identificati fin da subito come i luoghi più probabili dove è avvenuta la trasmissione del virus.