Covid, allarme per due varianti americane: perché sono pericolose
Scoperte due nuove varianti particolarmente contagiose del coronavirus negli Stati Uniti: la variante di New York e la variante californiana
È allerta massima negli Stati Uniti per due nuove varianti del coronavirus scoperte dagli scienziati. Il presidente Joe Biden, considerata la situazione drammatica del Paese, ha deciso di prorogare ulteriormente lo stato di emergenza, iniziato negli Usa a marzo 2020. Le nuove mutazioni del Sars-Cov-2 interessano le popolose aree di New York e di gran parte della California. Ne dà notizia Il Messagero.
Coronavirus: in Usa scoperte la variante di New York e la variante californiana
La nuova variante di New York, chiamata B.1.526, potrebbe aiutare il sistema a schivare le difese del sistema immunitario. I ricercatori della Columbia University e del Caltech Institute ipotizzano che “indebolisce l’efficacia dei vaccini“.
In California, dove le vittime di Covid sono oltre 50 mila, si sta diffondendo rapidamente un ceppo che ha avuto origine in un quartiere di San Francisco. La variante californiana sarebbe più infettiva del virus non mutato, similmente alla variante inglese. Attualmente, riporta Il Messaggero, rappresenterebbe circa la metà dei contagi in 44 contee.
Anche in questo caso le mutazioni subite dal Sars-Cov-2 potrebbero mettere a repentaglio l’efficacia del vaccino anti Covid, considerando la capacità della variante di eludere i meccanismi di difesa del nostro organismo. Tuttavia saranno necessari ulteriori studi per confermare o smentire le informazioni che si stanno apprendendo sulle varianti americane.