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Coronavirus: timore per disordini al Sud causati dalla mafia

Rivolte e caos generati da criminalità organizzata e lavoratori in nero: questo l'allarme che avrebbe lanciato l'intelligence al Governo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un dossier riservato dell’intelligence italiana, indirizzato a Palazzo Chigi, è stato pubblicato da Il Mattino. Nel documento si leggerebbe di un “potenziale pericolo di rivolte e ribellioni, spontanee o organizzate, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, dove l’economia sommersa e la capillare presenza della criminalità organizzata sono due dei principali fattori di rischio”.

L’emergenza coronavirus, secondo quanto riportato, potrebbe creare disordini sociali soprattutto al Sud. Si tratterebbe comunque di uno dei molti scenari ipotetici che gli analisti dei servizi segreti italiani stilano periodicamente per preparare il Paese a possibili eventi negativi.

Alla base delle informazioni contenute nel dossier e riprese da Il Mattino, ci sono i dati forniti dalle forze dell’ordine e i loro interventi su tutto il territorio, che nel gergo dell’intelligence vengono definiti ‘antenne‘. Come il caso di uno scippo avvenuto a Napoli, dove nei Quartieri Spagnoli un uomo avrebbe rubato la busta della spesa a un’anziana.

Le cronache locali dimostrano una situazione ancora sotto controllo, ma i piccoli segnali di disordine non sarebbero da sottovalutare, secondo quanto riportato dal dossier. Che sottolinea il ruolo cruciale dell’economia sommersa nel disagio che potrebbe vivere una larga parte della popolazione.

La chiusura dei negozi avrebbe mandato in crisi una larga fetta di lavoratori in nero, come cassieri, baristi e camerieri, ora costretti a casa senza poter sbarcare il lunario e accedere alle misure economiche previste dal Governo. Già il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano aveva lanciato l’allarme sulla necessità di reperire risorse per aiutarli.

Gli analisti dell’intelligence, riporta Il Mattino, si sarebbero chiesti cosa potrebbe succedere se l’emergenza Covid-19 dovesse rendere indispensabile la proroga delle misure di distanziamento sociale già in atto.

Secondo l’ultimo rapporto Istat, sono circa 3,7 milioni gli irregolari in Italia, con quasi l’80% del fenomeno concentrato al Meridione. L’Istituto ha inoltre sottolineato come 200 miliardi del Pil arrivino proprio dall’economia sommersa.

I servizi di sicurezza starebbero inoltre monitorando con più attenzione la criminalità organizzata, temendo possibili disordini al Sud originati proprio dai boss mafiosi, che potrebbero fare leva sull’insofferenza dei cittadini.

La situazione comunque sarebbe ancora sotto controllo, e nel dossier verrebbe sottolineato che non si sono ancora registrati casi di saccheggi nei supermercati, proteste o fenomeni collegati al disagio socio-economico. Davanti a tali evenienze dovrebbe essere convocato il Comitato nazionale dell’Ordine e della Sicurezza pubblica, organo ausiliario del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

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