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"Così ragazzi e bimbi potranno tornare a scuola". Gli scenari

La viceministra dell'Istruzione Anna Ascani ha delineato alcuni scenari su cui si sta lavorando per permettere il ritorno a scuola in sicurezza

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La viceministra dell’Istruzione Anna Ascani ha rivelato che il ministero sta prevedendo tre scenari per permettere la riapertura delle scuole in sicurezza. A Sky TG24, la viceministra ha spiegato che i tre scenari variano in base all’evolversi dell’epidemia. “Tutti questi scenari tengono conto che gli ordini di scuola non sono tutti uguali, in particolare i bambini più piccoli hanno assolutamente bisogno di recuperare una relazione in presenza”, ha precisato Ascani.

Scuola, Ascani: “Per i più piccoli didattica in presenza”

“Nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, tradotto elementari e medie, noi immaginiamo di poter avere la scuola in presenza“, ha preannunciato la viceministra, pur ammettendo che le classi potrebbero essere meno numerose. Questo favorirebbe anche un aumento delle attività che si potranno svolgere, con l’aggiunta di più “musica, arte, sport, creatività digitale e laboratori”.

Scuola, Ascani: “Per i più grandi didattica in parte in presenza e in parte a distanza”

Per gli alunni più grandi, invece, Ascani ha affermato che si sta immaginando una didattica mista, ovvero con alcune attività in presenza e altre a distanza. La viceministra ha sottolineato che anche i ragazzi hanno bisogno di ritornare nelle aule; ma in virtù della loro capacità di autogestirsi maggiormente rispetto ai più piccoli, “la didattica a distanza continuerà ad essere una parte del loro curriculum”.

“L’attività in presenza sarà di meno rispetto al passato e sarà integrata con la didattica a distanza, che soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado ha funzionato meglio”, ha precisato Ascani.

Scuole, Ascani: “Dialogo con ministero Economia per ampliamento organico”

In merito all’ipotesi di ampliamento dell’organico, Ascani ha affermato che è in corso un confronto con il ministero dell’Economia. “Avremo sicuramente bisogno di professionalità specializzate per le nuove attività”, ha precisato la viceministra dell’Istruzione.

Ascani ha quindi concluso: “Naturalmente i Comuni hanno anche delle relazioni importanti con enti del Terzo Settore e associazioni che possono farsi carico di un pezzetto di queste attività educative, però per noi conta avere un organico potenziato, perché naturalmente è quello che ci permette di organizzare più attività”.

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