Coronavirus, quali Paesi sconsigliano viaggi in Italia
Secondo le autorità di Bosnia e Irlanda sono sconsigliati i viaggi in cinque regioni del nostro Paese
Sono due i Paesi che oggi hanno sconsigliato di viaggiare in Italia per via dei focolai di coronavirus: si tratta di Bosnia e Irlanda. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, come riporta Ansa, ha sentito in teleconferenza gli ambasciatori italiani di Svizzera, Croazia, Francia, Germania, Austria, Slovenia e Monaco.
La Federazione croato-musulmana della Bosnia ha sconsigliato alle scuole di viaggiare in Italia, mente le autorità della Repubblica Srpska, l’altra entità che compone la Bosnia-Erzegovina, non si è ancora espressa.
Al tempo stesso, come riporta Ansa, la Bosnia ha chiesto ai cittadini anche di evitare i viaggi in Cina, Corea del sud e Iran. Sono state disposte misure di controllo e prevenzione alle frontiere per i viaggiatori provenienti da tali Paesi.
Per quanto riguarda l’Irlanda, il governo ha sconsigliato i viaggi “nelle aree interessate” dai focolai di coronavirus. Sul sito del ministero degli Esteri locali, infatti, sono apparse cinque regioni italiane come zone a rischio: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio.
Al momento, invece, gli Usa – secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) – “non raccomandano di cancellare o posporre i viaggi in Italia”, piuttosto suggeriscono di seguire “una serie di precauzioni”.
L’Italia è stata lasciata al “Livello 1” della scala di allerta del governo Usa, cioè il più basso, aggiungendo nuove indicazioni per i viaggiatori sulle precauzioni di carattere pratico ed igienico da adottare. A livello 2 della scala di allerta stilata dai Cdc si trovano invece il Giappone e la Corea del Nord, mentre la Cina è a livello 3.
Intanto il ministero della Salute ha fornito alcune indicazioni per i viaggiatori che si recano da una zona d’Italia all’altra oppure che viaggiano all’estero.
Coronavirus, gli altri Paesi che hanno sconsigliato di viaggiare in Italia
Prima della Bosnia e dell’Irlanda, anche Israele e la Serbia hanno sconsigliato ai propri cittadini di recarsi nel Belpaese. Ma le frontiere dei Paesi confinanti per ora restano aperte e nessuno ha chiesto di sospendere Schengen, ha fatto sapere l’Ue.
L’allarme più alto, però, è stato lanciato dalla Romania disponendo la quarantena obbligatoria per tutte le persone provenienti dalla Lombardia e dal Veneto.
Dalla Croazia alla Slovenia, dalla Grecia alla Serbia, invece, il primo provvedimento è stato di sospendere le gite scolastiche in Italia.
In Francia, gli studenti che hanno trascorso un periodo di vacanze in Lombardia o Veneto sono stati invitati dal provveditorato a rimanere a casa da scuola.