Coronavirus, "la pandemia non è finita": parla l'epidemiologo

Vittorio De Micheli, direttore sanitario Ats della Città Metropolitana di Milano, lo ha detto chiaramente: “La pandemia non è finita”. L’epidemiologo è intervenuto a “24 Mattino” su Radio24 e si è soffermato in particolare sulla situazione sanitaria nelle Regioni del Nord in vista della possibile ripresa della mobilità dal 3 giugno.

Il fatto che la pandemia non sia finita è quello “che mi amareggia rispetto alle polemiche meschine di queste ore”, ha specificato De Micheli ricordando il dibattito sul numero di contagi in Lombardia.

“Questo problema dei dati, dei 50 casi in più o in meno in Lombardia, è un’inezia rispetto alla natura e alla gravità dei problemi che dobbiamo affrontare nelle prossime settimane”, ha detto l’esperto prima di ribadire che “la pandemia non è finita”.

Sulla situazione nel Nord Italia, ha spiegato De Micheli, “l’epidemia qui è partita con numeri molto grandi e ancora adesso ha dei numeri molto grandi”:

Le Regioni in cui è concentrata la metà circa di tutti i contagi nazionali sono “ Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria“. Su questa parte d’Italia, ha dichiarato, “credo che su questo debba fare una riflessione il Paese, non i singoli governatori”.

Infatti, “se il governo deciderà di ripartire – ha messo in chiaro De Micheli –  tutte le Regioni ripartiranno perché il sistema nazionale di monitoraggio in questo momento non segnala un’anomalia né in Lombardia né in Piemonte né in Liguria né in Emilia Romagna”.

Si tratta di “una decisione di carattere nazionale“, ha aggiunto De Micheli. “Le restrizioni non piacciono a nessuno e se colpiscono in maniera diversificata le regioni sono ancora più ingiuste e intollerabili”.

In conclusione, la raccomandazione di De Micheli è questa: “Una riflessione di Paese perché la pandemia è una questione nazionale. È stato dimostrato che il virus i confini non li rispetta”.

Fonte foto: Ansa