Coronavirus, ora d'aria ai bambini tra favorevoli e contrari
Renzi e il Ministro Bonetti sono per il "sì" a far uscire i bambini ogni tanto. La comunità scientifica contraria
Poco o tanto è passato oramai un mese dalle restrizioni che, chi prima chi dopo, hanno colpito tutta Italia relegando a casa milioni di italiani per contenere il contagio da coronavirus. Tra le tante questioni nate in questi giorni, in vista di un prevedibile quanto scontato, allungamento del decreto di lockdown, c’è quella legata ai bambini che si sono visti privati di ogni svago all’aperto, anche solo di uscire. La questione dell’ora d’aria per i bimbi sta montando in queste ore tra favorevoli e contrari.
Ora d’aria per i bimbi. In queste ore sono state tante le mamme che sul web e sui social hanno aperto una discussione sulla salute, fisica e psicologica, dei tanti bambini che da quasi un mese sono chiusi in casa, con la chiusura delle scuole, dei parchi, dei giardini e l’impossibilità di uscire anche solo per fare una passeggiata, salvo il rischio di essere beccati dalle forze dell’ordine ed essere multati. Addirittura si sono messe insieme alcune mamme fiorentine che hanno fatto una raccolta di firme.
In tutta Italia. Più attiva ancora in questo senso è stata la consigliera del Pd Milano, Diana De Marchi, che ha fatto propria l’istanza fiorentina e l’ha indirizzata non al sindaco della sua città, ma al governo. Come riporta Il Fatto Quotidiano, in Sardegna la consigliera comunale cagliaritana Camilla Soru ha indirizzato al primo cittadino una serie di richieste puntuali, circa i diritti dei bambini. E poi ancora Valentina Parenti, presidente dell’Associazione Gamma Donna, ha aperto una petizione per la città di Torino indirizzata alla sindaca Chiara Appendino.
A farsi carico di queste tante richieste è stata la stessa ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, con un post su Facebook: “occorre trovare il modo per far uscire i bambini”. E poi a SkyTg24: “C’è una salute integrale della persona, anche psico-motoria per queste generazioni e siccome non sarà domani che potranno tornare a giocare in modo normale, dobbiamo permettere loro, in modo graduale sicuro, tutelato, per la loro salute e la salute della collettività di uscire, di poter iniziare a fare un’attività psicomotoria ovviamente non in gruppo ma da soli che abbia nel pieno rispetto delle regole del contenimento e del contrasto al virus, la possibilità gradualmente di essere fatta”.
Renzi è per il sì. Tra le tante dichiarazioni per rivedere alcune “chiusure” del lockdown, anche in materia scolastica, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi si è detto da subito favorevole all’ipotesi: “Fossi io a decidere darei da subito un’ora d’aria ai bambini, raccogliendo l’invito di chi si occupa di pedagogia” ha detto a ‘Stasera Italia’ su Rete 4.
Non è ancora il momento. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, che è anche pediatra, si è detto per ora contrario alla possibilità: “C’è una riflessione che riguarda i bambini, si fa fatica a trattenerli in casa, hanno molta voglia di socialità e di gioco, soprattutto con l’arrivo della bella stagione – ha spiegato – ma per il momento abbiamo la priorità di mettere un freno a questa situazione”.