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Coronavirus, "le misure saranno allungate". L'annuncio di Boccia

Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha parlato dell'ipotesi di prorogare la scadenza delle misure restrittive per il coronavirus

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha fatto il punto della situazione in merito alle misure contenitive istituite dal governo per contrastare l’emergenza coronavirus. Durante “L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24, il ministro ha detto: “Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica”.

Coronavirus, Boccia: “Riaccendiamo un interruttore per volta”

“Penso che in questo momento – ha aggiunto Boccia – parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”.

Il ministro ha ribadito: “Voglio dirlo a chi dice di aver fretta, prima mettiamo in sicurezza la sanità e le terapie intensive triplicandole, poi lentamente, ripartendo da alcune attività produttive, riaccendiamo un interruttore per volta. Poi toccherà anche alla popolazione e non escludo che gli scaglioni anagrafici possano essere un metodo”.

Si fa strada l’ipotesi, rilanciata dal Corriere della Sera, di un’apertura scaglionata delle attività a partire dal 18 aprile.

Coronavirus, Boccia: “Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola”

Sulla difficile situazione che stanno affrontando singolarmente, e parallelamente, le Regioni, Boccia ha dichiarato: “Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se l’autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è ‘no perché crolli’. Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte”.

Coronavirus, Boccia e il punto sulle mascherine

In merito alla questione su mascherine e ventilatori, il ministro ha precisato che l’organizzazione della Sanità è regionale, “ma se non ci fosse lo Stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori”.

“I ministri Di Maio e Guerini hanno fatto un lavoro straordinario – ha sottolineato Boccia – Esteri e Difesa stanno lavorando a tempo pieno per assicurare l’arrivo di mascherine da tutto il mondo. Abbiamo ordinato oltre 150 milioni di mascherine dalla Cina, le prime sono già arrivate e ora arriveranno ogni settimana”.

Il ministro ha aggiunto: “Sono sicuro che per quanto riguarda i dispositivi personali nel giro di alcuni giorni la crisi sarà sicuramente superata. Durante un’emergenza uno Stato ha la forza di acquistare in giro per il mondo ed è una forza che non hanno le Regioni”.

Coronavirus, Boccia sulle terapie intensive in Italia

Boccia ha poi fornito alcune rassicurazioni in merito alle terapie intensive in Italia: “Una parte consistente del Paese oggi è abbastanza in sicurezza. Siamo partiti con l’organizzazione delle Regioni a 5324 posti in Italia di terapia intensiva un mese fa, oggi siamo già quasi a 9000, sono quasi raddoppiate. Nel giro di una settimana saremo al 100% e lo abbiamo fatto grazie al contributo dello Stato”.

Coronavirus, Boccia contro le polemiche politiche

Il ministro ha infine rilasciato alcune dichiarazioni sull’ipotesi di un Governo Draghi, nella fase delicata che sta attraversando il Paese, e del ruolo delle opposizioni: “Dalle opposizioni mi aspetto un contributo rispetto all’emergenza e sta arrivando spesso, il nostro impegno nell’ascolto è totale”.

“Se qualcuno durante l’emergenza trova il tempo di ipotizzare cambi di Governo – ha chiosato Boccia – penso che debba risponderne alla propria coscienza e al proprio equilibrio psichico, perché parlare di un nuovo Governo in piena emergenza penso che non sia molto naturale”.

“Poi dopo faremo i conti – ha concluso Boccia – quindi saranno gli italiani, l’opinione pubblica e i mezzi di informazione ad analizzare l’operato, i limiti, gli errori e le virtù del Governo. Adesso si marcia tutti insieme poi dopo ci sarà il confronto politico e parlamentare”.

Coronavirus, città deserte nel mondo: le immagini Fonte foto: ANSA
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