Coronavirus, "Vedo una deriva stupida": dura critica di Lopalco
L'epidemiologo Pier Luigi Lopalco ha sferrato un duro attacco, parlando di "deriva stupida" nell'emergenza coronavirus
Pier Luigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force per l’emergenza Covid-19 della Regione Puglia, che nei giorni scorsi aveva già fatto chiarezza su quando vedremo gli effetti della riapertura delle regioni sul contagio, ha commentato le recenti manifestazioni pubbliche che hanno avuto luogo in Italia in questi giorni sulle colonne de ‘Il Messaggero’.
Lopalco ha spiegato: “Se c’è assembramento, sia che si tratti di manifestazione o di movida, il problema esiste“.
Poi però l’esperto ha aggiunto: “A parziale discolpa c’è da dire che il rischio di contagio all’aperto è più basso di quello nei posti chiusi. Per questo restano molto valide le norme sui mezzi di trasporto, ristoranti e, in generale, dove è più difficile mantenere le distanze e fare il ricambio d’aria. Per quanto riguarda le manifestazioni all’aperto si spera nel buon senso delle persone“.
Alla domanda su quanto ci costeranno in termini di contagio questi assembramenti, Lopalco ha così risposto: “È una domanda difficile. Quello su cui mi sento abbastanza sicuro è che le prime aperture di maggio non hanno sortito effetti. Questa è un’evidenza”.
Ancora Lopalco: “Non possiamo ancora dire con certezza cosa sia successo dopo le aperture dal 18 maggio e, in effetti, movide e manifestazioni hanno preso piede successivamente. Ancora è presto per fare bilanci, aspetterei metà giugno per sciogliere la prognosi. Intanto teniamo alto il livello di prudenza, dire di abbassare la guardia è da irresponsabili“.
Lo sfogo di Lopalco: “Nella Fase 2 c’è una perdita di credibilità perché si dice tutto e il contrario di tutto. Ormai il dibattito è stato buttato in caciara tra i pro-mascherina e i contro-mascherina, tra chi dice che il virus è morto e chi dice che non è morto. Non si riesce a fare un ragionamento di buon senso. È chiaro che, se si dice continuamente che abbiamo esagerato col lockdown, che le mascherine non servono, che il virus è morto, si crea confusione. Le persone non capiscono. Vedo una deriva stupida in questo momento. Serve una comunicazione seria, univoca, senza dividersi nei partiti del più rischio e meno rischio”.
L’esperto ha anche detto: “Io ho cercato di fare comunicazione con onestà intellettuale, ma non rappresento il governo. Ora si dovrebbero comunicare certezze e dovrebbe farlo chi ne ha titolo”.