Coronavirus, la Rai ferma Porta a Porta: è scontro con Vespa
Decisione non condivisa dal giornalista e conduttore che non le manda a dire contro la sua stessa azienda
La notizia arriva come un fulmine a ciel non proprio sereno. Di certo perturbato dalla polemica che ne segue. La Rai ha deciso di sospendere la messa in onda di Porta a Porta per il rischio di contagio da coronavirus collegato alla partecipazione, la scorsa settimana, di Nicola Zingaretti. Ma Bruno Vespa non ci sta e polemizza.
Stop a Porta a Porta, il motivo. Il segretario del Partito Democratico, che ha annunciato la sua positività al tampone del coronavirus, era stato ospite di una puntata di Porta a Porta pochi giorni prima. Da qui la preoccupazione, segnalata dal sindacato interno dell’Usigrai di un possibile contagio di tutti i lavoratori della trasmissione presenti quella sera alla registrazione della puntata con Zingaretti. E dopo diverse pressioni la Rai ha deciso per la sospensione di Porta a Porta che, almeno per questa settimana, non andrà in onda.
Ma Vespa non ci sta. C’è tanta rabbia e amarezza nella ricostruzione da parte di Bruno Vespa: “Da soldato, sono abituato da sempre a rispettare le decisioni aziendali. Ma questa mi sembra gravissima e pretestuosa – le parole riportate dall’Ansa – Nicola Zingaretti è venuto a Porta a porta nel pomeriggio di mercoledì scorso e ha manifestato i primi sintomi di positività al virus sabato. Il direttore generale dello Spallanzani, professor Ippolito, mi ha confermato che il rischio si limita alle persone che nelle 48 ore precedenti (e non 72, come nel nostro caso) abbiamo avvicinato la persona infetta per più di mezz’ora a meno di un metro di distanza. Questo con Zingaretti non è avvenuto. Non esiste pertanto nessuna ragione sanitaria su cui si fondi il provvedimento”.
Vespa è stato poi molto più pungente nell’intervista concessa al sito di Repubblica online: “È sconcertante che, mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole. Debbo purtroppo concludere che la direzione aziendale ha tenuto conto del parere del segretario Usigrai che da sempre considera ‘Porta a porta’ un abuso. Ma questo dà alla decisione un sapore politico che mi preoccupa”.
L’ultimo estremo tentativo. Vespa ha provato fino alla fine di andare in onda anche in maniera diversa dal solito ma senza esito: “Ho chiesto di poter condurre la trasmissione in collegamento da casa mia. Nemmeno questo mi è stato accordato”.
Dopo Le Iene e Quarta Repubblica salta un altro programma televisivo. Porta a Porta è il terzo programma tv a saltare per l’emergenza coronavirus. Ma stavolta non c’è nessun contagiato come nel caso de Le Iene, positivo un redattore, e Quarta Repubblica per la positività del conduttore Nicola Porro. Sempre in seguito alla situazione coronavirus, Mediaset ha deciso inoltre di sospendere, solo per questa fase, programmi come “#CR4 La Repubblica delle Donne”, “Domenica Live” e “Verissimo” per rafforzare le testate dedicate all’attualità in diretta.