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Coronavirus, informativa di Conte in Senato: cosa ha dichiarato

Il premier è intervenuto in Senato per dare conto delle azioni del Governo ai parlamentari, come già fatto alla Camera dei Deputati

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’informativa di Giuseppe Conte in Senato si è aperta con il ricordo delle vittime del coronavirus e un lungo applauso a loro dedicato. I parlamentari si sono alzati per omaggiare le persone che hanno perso la vita durante l’emergenza sanitaria che ha travolto il Paese. Il premier ha reso conto delle azioni del Governo come già fatto nell’informativa alla Camera dei Deputati.

Presenti in Aula i ministri Stefano Patuanelli, Roberto Speranza, Luigi Di Maio, Nunzia Catalfo, Federico D’Incà e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. La ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova si è seduta in uno scranno da senatore per rispettare le distanze. Nessuno dei rappresentanti dell’esecutivo ha indossato la mascherina, al contrario dei senatori.

Al termine dell’intervento di Giuseppe Conte, durato circa un’ora, solo la maggioranza ha appaludito il presidente del Consiglio.

Conte: “L’epidemia da coronavirus è una crisi senza precedenti”

“La diffusione dell’epidemia da coronavirus ha innescato, in Italia e in Europa, una crisi senza precedenti, che sta esponendo il nostro Paese a una prova durissima. La necessità di contenere il contagio ci sta costringendo a misurarci con nuove abitudini di vita, con un impatto negativo sull’intero sistema produttivo, che coinvolge imprese, famiglie, lavoratori”, ha dichiarato il presidente del Consiglio davanti al Senato.

Conte: “La responsabilità è del Governo, ma anche di cittadini e parlamentari”

“La responsabilità massima compete al Governo, senz’altro. Ne siamo consapevoli. Ed è per questo che sono qui a riferire delle nostre azioni, nella sede dove operate voi rappresentanti del popolo”, ha sottolineato il premier.

“Ma la responsabilità, non mi stanco di dirlo è di tutti i cittadini, anche di voi membri del Parlamento perché, mai come in questa condizione di assoluta emergenza, siamo chiamati a conformare tutte le nostre azioni verso il bene comune, al quale siamo chiamati a contribuire attraverso il rispetto delle regole, con pazienza, fiducia, responsabilità”, ha proseguito il presidente del Consiglio.

Conte: “È una battaglia che val Nord al Sud”

“La nostra è una battaglia che va da Nord a Sud, che non coinvolge solo le regioni del Nord. Pensiamo a Regioni del Centro come le Marche. Abbiamo sperimentato, come primi in Europa, un percorso normativo volto a contemperare, da una parte, l’esigenza di tutelare al massimo grado il bene primario della salute dei cittadini e, dall’altra, la necessità di assicurare adeguati presidi democratici“, ha spiegato Giuseppe Conte.

Conte: “Usati i Dpcm per far fronte allo stato di emergenza”

“Il nostro ordinamento, e lo vorrei sottolineare, non conosce, a differenza di altri ordinamenti giuridici, un’esplicita disciplina per lo stato di emergenza. Abbiamo dovuto costruire, basandoci pur sempre sulla legislazione vigente, un metodo di azione e di intervento che mai è stato sperimentato prima“, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Per questo “abbiamo ravvisato nel Dpcm la misura più idonea, per la sua adattabilità ad adattarsi all’evoluzione del contagio e alle sue conseguenze. In secondo luogo, perché è la via la più uniforme di applicazione delle misure”.

Conte: “Abbiamo sempre consultato le opposizioni per i decreti”

“Nel lavoro per i decreti di marzo abbiamo incontrato i leader delle opposizioni, e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni. Anche ieri alla Camera dei Deputati ho ricevuto ampie aperture al confronto. Ora c’è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro Federico D’Incà di elaborare un percorso di più intenso confronto”, ha spiegato Giuseppe Conte al Senato.

Sui nostri provvedimenti “abbiamo sempre consultato tutti” ed è stato pagato “un prezzo per questo ampio coinvolgimento, perché come ben sapete ci sono state anticipazioni che certo non hanno giovato a orientare in modo chiaro la popolazione”.

“Il governo è favorevole ad un percorso di condivisione con le forze politiche” per le misure di rilancio del Paese. “Dobbiamo riuscire a trasformare quest’emergenza in momento di opportunità per una crescita equa e sostenibile”.

Conte: “Stanziamenti di altri 25 miliardi in decreto”

Nel decreto di aprile prevediamo “stanziamenti non inferiori ai 25 miliardi già stanziati. Consentiteci di lavorare, vorremmo potenziare ancor di più quest’intervento”, ha ribadito Giuseppe Conte, come già fatto alla Camera dei Deputati.

In merito alle forniture di mascherine dall’estero “ho letto di qualche uscita polemica. È impensabile che la nostra collocazione geopolitica possa essere condizionata da queste forniture”.

“Questa è una battaglia” che in “Europa si vince tutti insieme, altrimenti a perdere saremo tutti. Ribadirò questa posizione fra qualche ora, a una videoconferenza a livello di G20, e poi al vertice del Consiglio europeo”, ha annunciato il premier.

Coronavirus, deputati a distanza con guanti e mascherina Fonte foto: Ansa
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