Coronavirus, l'immunità di gregge non è raggiungibile: lo studio
Secondo un nuovo studio condotto in Spagna non è possibile sperare nell'immunità di gregge contro il coronavirus
Giungono novità sul fronte immunità di gregge per il coronavirus: uno studio condotto in Spagna e appena pubblicato dalla rivista scientifica ‘The Lancet’ ha rilevato che il 95% della popolazione spagnola non avrebbe sviluppato gli anticorpi. Si tratta dello studio più vasto finora condotto nel corso della pandemia. Alla luce di questi risultati, come riportato da ‘Open’, secondo Marina Pollán, direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia, per questo virus non è possibile sperare nell’immunità di gregge.
Per gli esperti, un’eventuale seconda ondata di contagi potrebbe vedere una rapida ripresa della circolazione del Sars-Cov2.
La Spagna è uno dei Paesi europei più falcidiato dalla pandemia di coronavirus, assieme all’Italia, con più di 250mila casi e 28mila morti.
La ricerca, andata avanti da aprile fino a giugno, ha rilevato in Spagna una percentuale del 5% di immunità, anche se in alcune aree (come l’area metropolitana di Madrid) dove la pandemia è stata più forte, è arrivata al 10%.
Il numero, in ogni caso, è troppo basso in ottica di immunità di gregge, cioè per consentire che la maggior parte di una popolazione sviluppi gli anticorpi portando al risultato di sconfiggere la malattia.
Analisi simili sono state condotte anche in Svizzera e in altri Paesi e i risultati di immunità rilevata è stata sostanzialmente analoga.