"Coronavirus ha ucciso solo un po' di gente" polemiche su Luttwak

Il dibattito sulla gestione dell’emergenza coronavirus è sempre all’ordine del giorno. Tra le varie teorie c’è anche chi minimizza l’entità della pandemia. Lo ha fatto, sollevando non poche polemiche, Edward Luttwak.

Il noto economista, politologo e saggista romeno naturalizzato statunitense, era ieri sera ospite in collegamento con il talk di Floris, Dimartedì. Parlando degli effetti, gravi, del coronavirus, negli Stati Uniti ha detto a chiare lettere: “In America sono morte 98 mila persone, cioè meno di mille al giorno, questa è una malattia che uccide un po’ di gente, ma non è una cosa drammatica”.

Una frase che ha scatenato non poche polemiche in studio a cominciare dalla giornalista Ilaria Sotis: “Lo dice anche Bolsonaro in Brasile ed infatti l’epidemia si sta allargando – e poi rispondendo a Luttwak – se è come dice lei, allora, il New York Times periodicamente dovrebbe dedicare una pagina ai tanti morti come ha fatto l’altro giorno in prima pagina con tutti i nomi delle persone defunte”.

Luttwak ha risposto così alla Sotis: “Il New York Times è in campagna elettorale, è schierato, fanno grandi cose per impaurire la gente”. Ma anche l’altra giornalista Conchita De Gregorio ha voluto dire la sua: “che la pandemia sia stata strumentalizzata e che abbia fatto molti meno morti rispetto ad altre pandemie storiche nel passato, sono due cose vero ma è pur vero che non basta dire questo perché la gente smetta di morire, non basta rompere il termometro per far sparire la febbre“.

Luttwak però insiste: “Ci sono 100mila morti, negli Usa, si calcola un milione forse più di contagiati e 10 milioni di asintomatici ma non si può chiudere tutto perché ci sono 30 milioni di disoccupati, ammortizzatori sociali che finiscono per mettere in ginocchio l’economia”.

Fonte foto: Ansa