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Coronavirus e gruppi sanguigni, studio rivela chi è più protetto

Una ricerca compiuta dalla società di test genetici 23andMe ha osservato che alcuni gruppi sanguigni sarebbero più esposti al virus rispetto ad altri

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Uno studio svolto dalla società di test genetici 23andMe ha evidenziato in che misura i diversi gruppi sanguigni incidono sul contagio da coronavirus. Secondo lo studio, le persone con gruppo sanguigno di tipo 0 godrebbero di una maggior protezione, con una probabilità del 18% in meno di contrarre il virus rispetto agli altri. In aggiunta a ciò, le persone con gruppo di tipo 0 che sono entrate a contatto con persone positive avrebbero fino al 26% di probabilità in meno di essere contagiate.

Lo studio sui gruppi sanguigni: “Gruppo 0 più protetto”

Le conclusioni a cui giunge il team che ha svolto queste osservazioni è che esisterebbe un legame tra i geni che determinano il gruppo sanguigno e il Sars-CoV-2.

Le analisi hanno coinvolto più di 750mila partecipanti. Di questi, l’1,3% con gruppo sanguigno 0 era positivo al coronavirus; di contro, ha contratto il Covid-19 l’1,4% dei partecipanti con gruppo A e l’1,5% di quello con gruppo B o AB.

La ricerca ha inoltre evidenziato che tra le persone esposte al virus, il 3,2% di quelle con gruppo sanguigno di tipo 0 ha effettivamente contratto il virus; per quelle con sangue di tipo A la percentuale sale al 3,9%, mentre per quelle con sangue di tipo B si arriva al 4% e infine AB al 4,1%.

La società 23andMe avverte: “Studio ancora in corso”

È bene precisare che quanto è emerso da queste analisi deve ancora essere sottoposto alla revisione paritaria, e non è stato pubblicato su una rivista scientifica. Sul blog di 23andMe si legge: “Lo studio e il reclutamento sono in corso, con la speranza che possiamo utilizzare la nostra piattaforma di ricerca per comprendere meglio le differenze nei modi in cui le persone rispondono al virus”.

Ci sono però altri studi che evidenziano che il gruppo sanguigno di tipo 0 sia più resistente al contagio da coronavirus. Già a marzo, come riferisce il Dailymail, una ricerca pubblicata in Cina era giunta a questa conclusione. E ancora, uno studio del Columbia University Irving Medical Center di New York ha rilevato che chi possiede il gruppo sanguigno A-positivo e A-negativo sarebbe più esposto al virus del 33% rispetto ad altri gruppi sanguigni, mentre 0-positivi e 0-negativi avrebbero meno possibilità di contrarre il Covid-19.

Per quanto riguarda la possibilità che gli asintomatici trasmettano il virus, di cui si parla in questi giorni dopo le affermazioni controverse di Maria Van Kerkhove, la Fondazione Gimbe ha preso posizione citando uno studio pubblicato sugli Annals of Internal Medicine.

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Coronavirus, vademecum: cosa fare in caso di sintomi e dubbi Fonte foto: ANSA
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