Coronavirus, Gismondo replica a diffida: non ho sbagliato solo io
La virologa risponde alla diffida ricevuta dagli scienziati per le sue dichiarazioni all'inizio dell'epidemia coronavirus
Non si placano le polemiche che hanno investito la dottoressa Maria Rita Gismondo. La virologa, che all’inizio dell’epidemia aveva sottovalutato i suoi effetti paragonandoli a quelli di una semplice influenza stagionale, nelle ultime ore è stata diffidata dall’associazione Patto trasversale per la Scienza (Pts). E ora si dice “amareggiata e disorientata“.
Gismondo contro tutti. Spesso in disaccordo con Burioni, la direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’Ospedale Sacco di Milano, ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘Circo Massimo‘ su Radio Capital, ha sfogato tutta la sua delusione per la vicenda che la sta investendo: “si attacca solo me, quando invece c’erano altre persone che dicevano le stesse cose – ribadisce – fra cui quella che firma la diffida. Vale la fonte o il contenuto?”.
La virologa non ci sta. E la Gismondo fa anche i nomi e i riferimenti di chi, come lei, in un primo tempo ha sottostimato il Covid-19: “La mia frase sul virus come influenza? Altri virologi, ad esempio Fabrizio Pregliasco, hanno detto la stessa cosa, e lo diceva anche il direttore generale dell’Oms. In quel momento avevamo un piccolo focolaio a Codogno e due casi dalla Cina”.
Covid-19 come la Sars. Gismondo prosegue la sua replica spiegando il suo punto di vista: “Per la Sars, benché ci siano stati 700 morti nell’area asiatica, che non sono tantissimi, in Italia ci furono solo 7 casi importati. Eravamo convinti che sarebbe stato importato questo modello. Ho sempre concluso qualsiasi mia intervista dicendo che bisogna guardare ai dati dei canali ufficiali e che quello che viene detto oggi può essere smentito domani”.