Fauci realista. La previsione sulla diffusione del contagio
Fauci, l'immunologo della task force anti Covid-19 Usa, ipotizza una 'diffusione del contagio ancora più vasta'
“La pandemia globale è ancora all’inizio”; il virus è “sempre forte” e non ce ne liberemo fino a quando non arriverà il vaccino, “probabilmente tra fine 2020 e inizio 2021”. Così Anthony Fauci sulle pagine del Corriere della sera.
L’immunologo della task force anti Covid-19 Usa era stato messo da parte da Donald Trump. “Forse” il presidente degli States “ha capito che non era una buona idea”, dice.
Sull’Italia e l’Europa spiega che “le frontiere potrebbero riaprire presto” e che l’Organizzazione mondiale della Sanità “ha tanti difetti, ma è necessaria”. Nei prossimi mesi “a meno che tutti i diversi Paesi non adottino misure di contenimento, dobbiamo aspettarci una diffusione del contagio ancora più vasta. Negli Stati Uniti abbiamo un problema, perché la nostra epidemia non è sotto controllo“.
Il presidente Trump “non ha mai cercato di licenziarmi, anche se i giornali lo hanno scritto. In realtà mi ascolta molto, anche se non tutte le volte. Adesso è molto interessato a riaprire il Paese e a riattivare l’economia. Diciamo che non era stata una buona idea relegarci in seconda fila. Deve averci ripensato, visto che ci ha rimessi in prima fila”.
“La Cina non è stata del tutto trasparente nella prima fase dell‘epidemia. Quando diceva che il Covid-19 si trasmetteva solo dagli animali agli esseri umani e che non aveva la capacità di passare da uomo a uomo”, dice Fauci.