Certificati e ombrelloni a distanza: come sarà andare al mare
Le linee guida del Cts non sono ancora ufficiali, ma sarebbero già stati fissati dei paletti
“Si potrà andare al mare”, ha annunciato il premier Giuseppe Conte nei giorni scorsi. Ma a quali condizioni? Di sicuro sarà ancora più complicato trovare spazio per il proprio ombrellone. Le prime linee guida (non ancora definitive, anche se il Comitato tecnico scientifico secondo La Stampa avrebbe già indicato dei paletti) dovrebbero permettere di andare in spiaggia da giugno, rispettando regole precise.
La proposta della Sardegna: ingresso solo con un certificato sierologico
La paura più grande delle Regioni dove il virus è stato sino ad ora contenuto, dunque soprattutto al Sud e nelle Isole, è quella di ritrovarsi nella morsa del contagio per via dei turisti.
Come gestirli? La proposta del governatore della Sardegna, Christian Solinas, potrebbe essere adottata da tutti: chi verrà da fuori dovrà arrivare con un certificato sierologico negativo, effettuato una settimana prima, per dimostrare di non essere entrati in contatto col virus.
Se Immuni non sarà ancora pronta, c’è già chi – in Sardegna e Veneto – sta predisponendo app di tracciamento locale da scaricare appena si entra nel territorio.
Le regole della spiaggia: ombrelloni e lettini a distanza
Ogni postazione con ombrellone e due lettini avrà a disposizione 10 metri quadri. La distanza lineare dal vicino sarà di circa 4 metri.
Ciò significa che negli stabilimenti potrà entrare la metà delle persone rispetto al passato, con un probabile aumento delle tariffe.
Lateralmente, c’è l’idea del doppio turno per quel che riguarda i lettini, così da permettere l’ingresso a più persone, intervallato dalla sanificazione per scongiurare il coronavirus.
Spiaggia libera: a chi spetta il controllo
Verosimilmente, le spiagge libere saranno quindi ancora più ambite. Anche lì si dovrà rispettare la regola del distanziamento: ma a chi spetterà il controllo?
Secondo il Cts, le spiagge sono come i parchi: dovranno essere sorvegliate dal Comune, quindi dai vigili urbani.
I conviventi potranno sdraiarsi l’uno al fianco dell’altro, ma niente partite di beach-soccer o beach–volley.
Si sta invece ancora studiando una possibile regolamentazione delle piscine all’aperto.
Niente bar e pulizia continua dei servizi igienici
Non si potrà andare a fare la fila al bar per gelati, bibite, panini e caffè. Tutti gli stabilimenti dovranno garantire il servizio direttamente in spiaggia.
Capitolo servizi igienici: saranno costantemente puliti da un addetto, la cui assunzione sarà obbligatoria per i gestori.
Spiaggia chiusa con vento forte e mare grosso
Il Cts vorrebbe vietare l’accesso in spiaggia in caso di vento: le onde del mare, infrangendosi, potrebbero creare un aerosol contenente il virus, aumentando il rischio di contagio.