Coronavirus, effetti sulla pelle: come riconoscere i sintomi
Il coronavirus può avere delle conseguenze anche sulla pelle. Alcune manifestazioni cutanee possono essere delle spie per l'infezione
Un nuovo sintomo è stato osservato in alcuni pazienti affetti da Covid-19. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si tratta di reazioni sulla pelle che si manifestano sotto forma di sfoghi cutanei che spariscono spontaneamente in circa dieci giorni.
Coronavirus, rash cutanei nel 20% dei pazienti
Secondo le statistiche, i rash cutanei emergerebbero in un paziente su cinque. Si tratta quindi di una percentuale che potrebbe essere utile a individuare l’infezione. Ketty Peris, presidente della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST, ha fatto sapere: “Ciò che è emerso finora è che nel 20% circa dei malati di Covid compaiono rash cutanei simili a varicella, orticaria o vescicole, quindi molto affini a quelle che vediamo in corso di altre manifestazioni virali”.
Come riconoscere gli effetti del coronavirus sulla pelle
“Sono più frequenti al tronco – ha proseguito l’esperta – ma possono essere diffuse su tutto il corpo, spesso poco pruriginose e in alcuni casi sono correlate alla gravità della malattia. Ci sono poi lesioni rosse e violacee in particolare sulle estremità delle dita di piedi e mani, simili ai geloni provocati dal freddo eccessivo, che si sono manifestate soprattutto in bambini e adolescenti, per lo più del tutto asintomatici”.
Sintomi cutanei utili a individuare il Covid-19
Non è stata ancora accertata la frequenza delle manifestazioni del virus sulla pelle, ma Peris ha sottolineato che “può essere utile che le persone non trascurino i sintomi cutanei, più o meno gravi, che non necessariamente devono significare che si è contratto il virus, ma che potrebbero essere validi indizi per arrivare alla diagnosi di Covid”.
Gabriella Fabbrocini, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, ha però evidenziato un elemento contraddittorio. “Nei pazienti ricoverati per Covid la situazione può essere complicata dal fatto che i farmaci utilizzati per la terapia possono dare delle manifestazioni cutanee di tipo allergico come la clorochina/idrossiclorochina, gli antivirali, gli antibiotici e anche il tocilizumab usato in caso di interessamento polmonare”.
Secondo quanto riporta il Corriere, questo tipo di sintomo si manifesterebbe più spesso nei contagiati che non hanno sviluppato polmoniti e altre complicanze. Fabbrocini consiglia comunque di rivolgersi al medico in caso di dubbi.
Nel frattempo, è stato osservato che nei pazienti giovani è più frequente la perdita del gusto e dell’olfatto, rispetto ai pazienti più anziani.