Coronavirus, da Del Debbio si rinnova il duello nord contro sud

Nonostante l’assenza del pubblico in studio non delude le aspettative il ring di Dritto e Rovescio. Il talk politico di Rete4 condotto da Paolo del Debbio anche ieri sera ha regalato diverse “risse” dialettiche. Proprio sul teme del coronavirus è andata in scena la più classica delle contrapposizioni tra nord e sud.

Eppure il capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo aveva cominciato il suo intervento cercando di evitare polemiche federali: “Penso che in una situazione di emergenza come quella di oggi, mettere in contrapposizione il nord e il sud sia la cosa peggiore che si possa fare. Dobbiamo restare uniti e tifare perchè al nord tutto venga contenuto”.

Ma i buoni propositi si sono andati a far benedire, come si suol dire, sul caso del consigliere comunale di Pavia, Nicolò Fraschini, presente peraltro in studio, che dopo le accuse di contagio da parte della gente del nord, aveva apostrofato Napoli e i napoletani “vivono nello schifo in mezzo alla spazzatura”.

“Questo consigliere comunale si deve dimettere e chiedere scusa ai napoletani” gli è stato chiesto da un ospite in collegamento da Napoli. La risposta di Niccoló Fraschini è stata secca e ancora provocatoria: “Ecco il classico vittimismo dei napoletani“.

A esasperare i toni la contro provocazione dello scrittore siciliano Ottavio Cappellani: “Bisognava fare i controlli ed evitare a questi bighellonatori di Bergamo di portare il virus in Sicilia. Devo dire che questo buonismo comunista leghista devo dire che è rivoltante”.

Poi la diatriba si è spostata sul fronte politico, la contrapposizione tra nord e sud si è trasformata in politica di centrodestra vs centrosinistra. Il classico rimpallo delle responsabilità tra Gianfranco Librandi (Italia Viva): “È vostra responsabilità!” e Giorgio Mulé (Forza Italia): “No, è la vostra!”. E la chiosa quanto mai realistica del direttore de La Verità Maurizio Belpietro: “Il livello della politica qui è rasoterra!”

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