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Coronavirus, consegna caffè ai poliziotti: multato dai vigili

Torino, barista sanzionato per aver svolto un servizio di asporto non ancora permesso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Singolare episodio avvenuto a Torino. Giuseppe Viscardi barista che gestisce il ‘Tuocc & Fuje’ è stato multato dai vigili urbani per aver consegnato un caffè d’asporto ai poliziotti. L’uomo aveva ricevuto un ordine dal direttore di un banco dei pegni e dagli agenti in servizio a gestire le lunghe code ma una volta consegnati i caffè e aver fatto rientro al bar si è visto recapitare una multa di 400 euro dai vigili urbani. Il motivo della sanzione è il seguente: il direttore del banco dei pegni si trovava all’indirizzo indicato nella consegna mentre i poliziotti in servizio si trovavano fuori in strada, nei pressi della struttura. Di conseguenza il caffè consegnato ai poliziotti non equivaleva all’attività di delivery ma a quella di asporto che a Torino è ancora vietata fino al 9 maggio.

La notizia è stata riportata dall’edizione torinese di Repubblica. Il barista, che aveva deciso di riaprire e di effettuare consegne dal 4 maggio, ha spiegato la sua versione dei fatti dichiarando: «Sono uscito dal bar e ho portato i tre caffè che il direttore aveva ordinato: uno per lui e altri due, che aveva deciso di offrire ai due poliziotti. Quando sono tornato nel bar, due vigilesse in borghese mi hanno seguito e multato». Poi aggiunge: «Volevo riaprire anche prima del 4 maggio, organizzandomi con le consegne, ma la mia clientela è composta principalmente da impiegati degli uffici e quindi ho aspettato che in parte riaprissero. Farò ricorso contro questa multa assurda che affonda il coltello nella piaga in una situazione già drammatica. Siamo chiusi da mesi e stiamo cercando in qualche modo di rialzare la testa, rispettando tutte le regole».

Per i vigili urbani però la sanzione applica è giusta e motivano la decisione spiegando cosa dice il regolamento: «Se i caffè fossero stati portati all’interno del monte dei pegni sarebbe stata un’attività di delivery, totalmente consentita. La consegna, però, è avvenuta in strada, appena fuori dal locale, si tratta di un servizio di asporto non ancora permesso».

Fonte foto: Twitter

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