Fase 2: quali attività ripartono, il calendario della riapertura
Si inizia con le industrie e i cantieri, per passare gradualmente alla riapertura di negozi e attività culturali
Riapertura scaglionata e controllata. Per prevenire il rischio di una seconda ondata di contagi da nuovo coronavirus, il Governo ha optato per la sospensione graduale del lockdown. Nella Fase 2 la parola d’ordine è ancora distanziamento sociale, con mascherine e rispetto delle misure adottate finora.
Riparte tuttavia il settore industriale e, con dei vincoli, la ristorazione. Per le attività commerciali bisognerà ancora aspettare. Ecco il calendario della riapertura prevista dal Dpcm del 26 aprile firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Decreto del 26 aprile, quali attività riaprono il 27 aprile
- Attività produttive e industriali strategiche votate all’export.
- Cantieri pubblici per i lavori in carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e la prevenzione del dissesto ideogeologico.
- Commercio all’ingrosso di materiali per l’edilizia.
Decreto del 26 aprile, quali attività riaprono il 4 maggio
- Bar e ristoranti. Sarà possibile solo acquistare cibo da asporto.
- Cantieri privati.
- Chiese, ma solo per i funerali e solo per un massimo di 15 parenti del defunto.
- Commercio all’ingrosso.
- Industria manifatturiera.
- Parchi e giardini pubblici. Rimangono chiuse le aree bimbi e gli ingressi saranno contingentati.
- Società di sport individuali, con la possibilità di far allenare gli atleti.
Quali attività dovrebbero riaprire il 18 maggio
- Musei.
- Negozi al dettaglio, con orari diversi per evitare ore di punta.
- Società di sport di squadra.
Quali attività dovrebbero riaprire a giugno
- Bar e ristoranti, con nuove misure per rispettare le distanze.
- Estetisti.
- Parrucchieri.