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Coronavirus, "ora più rischi": il consiglio di Vaia sui tamponi

Il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, preoccupato dalla fase di crescita del coronavirus in Romania e Bulgaria. Il consiglio sui tamponi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

In Italia ci sono 655 focolai, 120 solamente nella settimana dal 13 al 19 luglio secondo un rapporto dell’Istituto superiore di Sanità. Di questi, 433 sono in Lombardia e 92 in Emilia-Romagna. Quest’ultima è diventata la prima Regione per nuovi positivi, superando proprio la Lombardia. Secondo gli esperti è essenziale mantenere elevata l’attenzione, ma soprattutto rafforzare le attività di test e di tracciamento. Lo afferma anche il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ripreso dall’Ansa.

Romania e Bulgaria, pericolo per l’Italia: cosa fare secondo Vaia

Vaia si sofferma in primis sulla situazione esplosa in Romania, dove nelle ultime 24 ore si sono verificati 1.284 contagi (record nel Paese), ma anche in Bulgaria.

“Il tema del possibile ingresso del virus da Paesi nei quali l’emergenza Covid è in una fase di crescita, compresi stati come la Romania e la Bulgaria – dice Vaia – ci impone di intervenire nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie e anche di autobus per evitare che si imbarchino positivi o sintomatici. Per questo devono essere fatti obbligatoriamente i tamponi“.

Per il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma “dovremmo essere pronti anche a valle intervenendo con le nostre squadre Usmaf e, se necessario, con le Uscar. Siamo pronti anche con i test rapidi, ma mi auguro che i governi cooperino per il bene comune e approvino rapidamente protocolli in tal senso liberando così anche il traffico aereo in grande sofferenza”.

Vaia: “Serve piano Marshall per scuola e trasporti”

“Dall’Europa arriva una buona notizia con l’accordo sui fondi – continua Vaia – .Oggi abbiamo delle criticità a cui dare delle risposte: la scuola e i trasporti. Sono settori in sofferenza e sono anche una possibile fonte di preoccupazione perché possono determinare focolai di contagio senza spazi adeguati dove si possa tenere un distanziamento”.

Sulla scuola e i trasporti occorre quindi “un grande piano Marshall di investimenti, bene allora che arrivino risorse dall’Ue”.

Vaia aggiunge di avere “molte perplessità sull’utilizzo di cinema e teatri per sopperire alla mancanza di aule nelle scuole. Si rischia di togliere invece che potenziare i luoghi della cultura e della socialità in un momento in cui occorre aiutare sensibilmente questo settore”.

Il direttore dello Spallanzani dà quindi una sua soluzione: “Perché non pensare di usare gli spazi delle scuole private e integrarli con gli istituti pubblici? In questo modo si riuscirebbe a dare una risposta più adeguata agli studenti, alle famiglie e agli insegnanti. Un progetto provvisorio che però potrebbe essere la soluzione migliore in una situazione di precarietà ed emergenza ed in attesa della realizzazione del progetto di potenziamento e riqualificazione dell’edilizia scolastica“.

TAG:

coronavirus-bulgaria-romania-tamponi-vaia Fonte foto: Ansa
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