Coronavirus, azzeramento contagi in Lombardia: parla Ricciardi
Per Walter Ricciardi la situazione in Lombardia sta migliorando, ma la data in cui potrebbe esserci un azzeramento di contagi è ancora lontana
La Lombardia resta ancora tra le regioni italiane più colpite dal coronavirus, osservando i dati dell’ultimo bollettino diffuso dal Ministero della Salute. Sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 si è espresso anche Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro Roberto Speranza, che ha Sky Tg24 ha spiegato che “sta migliorando anche in Lombardia, ma rimane un po’ peggiore rispetto a quella di altre regioni. Probabilmente però quello che non succederà in Lombardia è l’azzeramento dei contagi“.
Ricciardi ha aggiunto: “In base al nostro monitoraggio questo non succederà fino ad ottobre, perché i numeri sono ancora tali da poter far ripartire i contagi”.
Ricciardi: “Non bisogna abbassare la guardia”
Per l’esperto la convivenza col virus potrebbe durare anche per anni, “recupereremo la vita normale probabilmente solo con il vaccino. Tra l’altro ora sappiamo che il virus si trasmette non solo con le goccioline di saliva, ma anche con l’aerosol. Dunque non bisogna abbassare la guardia, fino a quando non ci sarà un vaccino”.
Il direttore scientifico dell’Ics Maugeri ha poi parlato dell’app Immuni, la cui efficacia è stata compromessa dal fatto che soltanto una piccola percentuale di italiani l’ha scaricata sul proprio smartphone. “L’app serve per il tracciamento e servirà ancor di più nel momento in cui i casi dovessero aumentare, probabilmente in autunno“, ha precisato Ricciardi.
Ricciardi: “La patogenicità del coronavirus è immutata”
Quanto alla presunta mutazione del virus, che secondo alcuni esperti sarebbe diventato meno aggressivo, Ricciardi ha spiegato: “La patogenicità del coronavirus è immutata, è il suo impatto clinico ad essere enormemente diminuito in Italia”. E questo è stato possibile “grazie alle misure e alle strategie adottate, e grazie al fatto che lo conosciamo meglio e sappiamo come gestirlo”.
Sul tema scuola e il ritorno in classe a settembre, l’esperto ha osservato che saranno fondamentali “distanziamento, igiene delle mani e mascherine quando servono”. E in merito ai test sierologici agli insegnanti, Ricciardi ha spiegato che bisogna “seguire l’esempio della Cina, che ha riaperto le scuole in sicurezza, e non quello di Israele, che invece sta registrando un nuovo aumento dei casi”.