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Coronavirus, ambulatori chiusi in Lombardia: la decisione

L'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha annunciato lo stop a partire dalla settimana prossima

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Stop alle attività ambulatoriali in Lombardia per il tempo necessario ad affrontare l’emergenza coronavirus. L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, come riporta Ansa, lo ha annunciato ieri e lo ha ribadito questa mattina a Unomattina su Rai 1: “Abbiamo bloccato le attività ambulatoriali da lunedì prossimo – ha detto -, ma ormai da 10 giorni abbiamo ridotto al lumicino le attività chirurgiche programmate”.

Il motivo, ha aggiunto, è che “stiamo recuperando nelle sale operatorie nuovi posti di terapia intensiva, proprio perché nel giro di pochi giorni i pazienti” in rianimazione “sono aumentati a dismisura: se giovedì scorso eravamo a 50 ora siamo a 244”.

“È una corsa contro il tempo – ha sottolineato l’assessore lombardo – che facciamo quotidianamente a dedicare posti di terapia intensiva ai pazienti coronavirus. Ne abbiamo già aperti 150“.

La chiusura, tuttavia, ammette alcune deroghe: “Voglio rassicurare i lombardi sul fatto che tutte le attività urgenti e non differibili, sia per i pazienti cronici che per il resto dei lombardi, verranno assicurate”, ha chiarito Gallera.

“Noi stiamo mettendo in campo una grande corsa contro il tempo per aprire nuovi posti di terapia intensiva” ha precisato Gallera come riporta Ansa, “però abbiamo bisogno di personale: un po’ stiamo iniziando ad assumerlo, sono arrivati anche medici e infermieri dell’esercito, in numero ristretto ma significativo”.

“Oggi abbiamo deciso che tutti gli infermieri e i medici che lavorano negli ambulatori ci devono servire all’interno dei reparti e, dove possibile, nelle terapie intensive”.

Coronavirus, ambulatori chiusi anche in altre regioni

Una decisione simile è stata presa anche dalla Regione Campania che ha sospeso da oggi e fino al 18 marzo prossimo le attività ambulatoriali nelle ASL, negli Ospedali, nei presidi Ospedalieri e nella case di Cura.

Anche in questo caso, dal provvedimento sono escluse le prestazioni ambulatoriali di urgenza, quelle di dialisi, la radioterapia e le prestazioni di tipo oncologico-chemioterapico.

Anche la Toscana è corsa ai ripari e da oggi fino al 15 marzo sarà sospesa l’attività ambulatoriale negli ospedali toscani di Santa Maria Nuova, San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata, a Firenze, Mugello a Borgo San Lorenzo (Firenze), Serristori a Figline Valdarno, Santo Stefano a Prato, San Jacopo a Pistoia, Piot a San Marcello Pistoiese, Ss. Cosma e Damiano a Pescia (Pistoia), San Giuseppe a Empoli, San Pietro Igneo a Fucecchio (Firenze) e Ospedale degli Infermi a San Miniato (Pisa).

Coronavirus, come è fatto: l'infezione in 3D delle cellule umane Fonte foto: Ansa
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