Coronavirus: 50 contagi a Campobasso, focolaio dopo funerale rom
Preoccupazione in Molise dove a Campobasso in due giorni sono stati registrati 50 positivi al Covid-19, la maggior parte nella comunità rom
Mai abbassare la guardia. Lo stanno ripetendo un po’ tutti in questi giorni, soprattutto nell’ultima settimana coincisa con l’inizio della fase 2 e le immagini di assembramenti, come sui Navigli a Milano. Preoccupa in tal senso il caso di Campobasso dove nelle ultime ore si è registrato un incremento importante di contagi da coronavirus: ben 50 nelle ultime 48 ore dopo diversi giorni di zero positivi al Covid-19. Tra le ipotesi al vaglio delle istituzioni un funerale rom celebrato a fine aprile, ancora in pieno lockdown, con diverse persone assembrate.
Campobasso diventa così improvvisamente un focolaio del coronavirus: 22 contagi ieri dopo giorni di statistiche più che confortanti sulla soglia delle zero positività. Nello specifico 21 di queste positività sarebbero state riscontrate nella comunità rom del capoluogo, e una persona di Campomarino. Focolaio confermato dalle analisi di oggi che hanno riscontrato altri positivi, ben 28, la maggior parte dei quali ancora nella comunità rom. Il totale nelle ultime 48 ore è di 50 casi. E non si esclude la possibilità che Campobasso diventi zona rossa.
Sotto accusa è finito dunque un funerale, dello scorso 30 aprile, al quale hanno partecipato appartenenti alla comunità rom locale e le cui immagini e foto che documentano l’assembramento che si è venuto a creare, sono state condivise in rete oltre che sui siti di informazione locale.
L’Asrem (Azienda sanitaria regione Molise) sta monitorando quanto accaduto il 30 aprile scorso quando in tanti hanno accompagnato al cimitero di Campobasso la salma di un uomo di etnia rom. Secondo alcune ricostruzioni fatte dai media locali, anche nelle ore precedenti alla tumulazione, subito dopo il decesso, ci sarebbero state diverse visite a casa dei parenti del defunto.
Il video dell’assembramento rom è stato acquisito dalla Polizia di Campobasso e sono pronte a partire le sanzioni previste dal dpcm per tutte le persone che verranno riconosciute e identificate.
Intanto il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, come riporta il sito locale primonumero.it, ha avuto un colloquio telefonico con il governatore Donato Toma per valutare alcune soluzioni. L’idea di un hotel in cui ospitare i rom contagiati e obbligati a stare in isolamento domiciliare per evitare il propagarsi del virus è stata accantonata. Non è da escludersi intanto che se la soluzione dovesse peggiorare di creare una zona rossa a Campobasso per evitare il diffondersi del contagio.