Corea del Nord, misterioso lockdown: ordine ai cittadini di rincasare. Tra le ipotesi Covid e "polvere gialla"
Giallo in Corea del Nord: nella capitale Pyongyang a tutti i cittadini, di punto in bianco, è stato detto di tornare a casa e non uscire
Misterioso lockdown a Pyongyang. Nella capitale della Corea del Nord, lungo il pomeriggio di martedì 10 maggio, ai cittadini è stato ordinato di punto in bianco di far ritorno a casa. A dare la notizia è stato il sito NK News, che da Seul monitora ciò che avviene nel paese governato da Kim Jong-un. Giallo sulla misura scattata improvvisamente: i motivi del “lockdown”, che potrebbe essere su scala nazionale, sono tutt’ora avvolti nel mistero.
- Corea del Nord, colonne di cittadini alle fermate degli autobus
- Corea del Nord, frontiere blindate e niente campagna vaccinale
- Nord Corea: i lockdown causati dalle ondate di "polvere gialla"
Corea del Nord, colonne di cittadini alle fermate degli autobus
Da quanto trapelato, non appena è stato impartito l’ordine, si sarebbero formate lunghe file alle fermate dei bus. Inoltre sarebbero state avvistate corpose colonne di cittadini a piedi intenti a far rientro nelle proprie abitazioni, mentre dai punti di osservazione sudcoreani sono stati rilevati dei contadini impegnati a lavorare nei campi.
Sapere di preciso cosa sta accadendo in Corea del Nord è un’impresa assai ardua. A Pyongang le ambasciate sono ormai quasi deserte da due anni, cioè da quando il personale diplomatico e quello delle organizzazioni umanitarie internazionali ha abbandonato il Paese; un esodo che ha avuto origine nella chiusura della frontiera con Cina e Russia, fatta scattare per far fronte alla diffusione del Covid. Alla luce di tale situazione, avere notizie da fonti certe sul posto è alquanto difficoltoso.
Corea del Nord, frontiere blindate e niente campagna vaccinale
Il regime di Kim Jong-un, da quando è scattato l’allarme pandemico, non ha segnalato casi di contagio e non ha nemmeno accettato vaccini di provenienza estera, nemmeno quelli che ha offerto la Cina.
La Corea del Nord, assieme all’Eritrea è l’unico stato al mondo a non aver organizzato una campagna di vaccinazione. Per prevenire i contagi ha chiuso le frontiere, isolandosi ancor più dal resto della comunità internazionale. Per questo nessuno sa nel dettaglio quale sia la reale situazione sanitaria del paese e se il lockdown imposto potrebbe trovare spiegazione in un focolaio.
Circa una settimana fa è stata di nuovo bloccata la linea di collegamento ferroviaria con la Cina, a causa dell’impennata di casi di coronavirus registrati nelle province cinesi del Liaoning e del Jilin, che condividono il confine con la Nord Corea.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un,
Nord Corea: i lockdown causati dalle ondate di “polvere gialla”
Tornando al misterioso lockdown, non è la prima volta che viene presa una simile misura in modo repentino: le autorità lo hanno emesso in passato quando stavano per giungere ondate di “polvere gialla” che indica un livello molto alto di inquinamento dell’aria.