Corea del Nord lancia un missile verso il Giappone: cresce la tensione, qual è l'obiettivo di Kim Jong-un
La Corea del Nord ha lanciato un missile non identificato verso il Mar del Giappone: cresce la tensione, proseguono i test di Kim Jong-un
La Corea del Nord ha lanciato un missile “non identificato” verso il mare del Giappone. Lo riporta la Yonhap, agenzia coreana, citando fonti militari di Seul. Ferma la reazione nipponica, che ha definito “inaccettabile” il gesto di Pyongyang. Sale la tensione, quali sono i rischi.
- Perché la Corea del Nord ha lanciato un missile
- Il test del 16 aprile: l'arma tattica guidata
- Reazione del Giappone al missile nord coreano
- La reazione della Russia
Perché la Corea del Nord ha lanciato un missile
La Corea del Nord ha lanciato un missile “non identificato” verso Giappone: è il 14° episodio di questo 2022, che avviene a meno di una settimana dall’insediamento del nuovo presidente eletto sudcoreano Yoon Suk-yeol, previsto il 10 maggio.
L’esercito di Seul è al lavoro per analizzare i dettagli del missile: dalla tipologia dell’arma alla traiettoria, fino all’altitudine di lancio.
La guardia costiera giapponese, invece, ha affermato che potrebbe trattarsi di un missile balistico.
Il test del 16 aprile: l’arma tattica guidata
Il 16 aprile scorso la Corea del Nord ha testato un’arma tattica guidata.
Il timore è che la tensione possa continuare a crescere e che Pyongyang prosegua nelle provocazioni: Kim Jong-un, durante la parata militare del 25 aprile, ha annunciato che accelererà lo sviluppo dell’arsenale nucleare, mentre i colloqui di denuclearizzazione con gli Stati Uniti permangono nella lunga fase di stallo.
Kim Jong-un ha anche parlato dell’ipotesi di utilizzo degli arsenali nucleari nel caso di minaccia agli “interessi fondamentali” della Corea del Nord.
Reazione del Giappone al missile nord coreano
“Il lancio del missile da parte della Corea del Nord rappresenta una minaccia alla pace globale e la sicurezza della regione, e non può assolutamente essere accettato”. Questa la reazione di Fumio Kishida, premier giapponese, affidata ai media.
Kishida, mercoledì 4 maggio, incontrerà a Roma il presidente del Consiglio Mario Draghi: 24 ore dopo andrà invece a Londra, dal primo ministro britannico Boris Johnson.
La reazione della Russia
Diversa la reazione della Russia. Petr Ilyichev, direttore del dipartimento delle organizzazioni internazionali del ministero degli Esteri russo, ha dichiarato a Ria Novosti che “il tempo della pressione sulla Corea del Nord con le sanzioni è passato” e che gli Stati Uniti e i Paesi occidentali devono fare dei passi per “andare incontro” a Pyongyang.
Ha poi richiamato l’attenzione sul fatto che la Corea del Nord “dal 2018 non effettua test né su armi nucleari, né di nuovi missili. E come ha risposto il mondo? In nessun modo”, ha concluso il diplomatico russo.