Corea del Nord, 10 aerei militari in volo verso Seul: poi il lancio di un missile balistico verso il Giappone
Nuovi episodi di tensione messi in piedi dalla Corea del Nord: mentre proseguono i test missilistici, 10 aerei militari hanno raggiunto il confine
Le provocazioni di Kim Jong-un non accennano a placarsi. Nelle scorse ore da Pyongyang sono decollati dieci aerei militari che in poco tempo hanno sorvolato il confine intercoreano. Ma non solo: dopo i due missili da crociera a lungo raggio usati due giorni fa durante le esercitazioni, nella notte è stato lanciato nella direzione del Giappone un missile balistico a corto raggio. A riferire le recenti azioni della Corea del Nord sono state le autorità di Seul e Tokyo.
Gli aerei nordocoreani sul confine
Secondo quanto si apprende, il gruppo di dieci aerei militari nordcoreani sono stati fatti volare al confine con la Corea del Sud per circa due ore: dalle 22.30 di giovedì 13 alle 00.20 di venerdì 14 ottobre.
Immediata la reazione di Seul alle manovre ostili, che ha dato l’ok per il decollo di alcuni caccia, tra cui anche gli F-35A.
I velivoli di Pyongyang sarebbero rimasti a circa 25 chilometri a nord della linea di demarcazione militare nella regione centrale e a circa 10 chilometri a nord della linea di confine intercoreana mai riconosciuta dallo Stato di Kim Jong-un.
Il missile nel mar del Giappone
Nelle ore successive all’azione degli aerei nordcoreani, il Comando di stato maggiore congiunto della Corea del Sud ha individuato un missile balistico a corto raggio lanciato alle porte di Pyongyang, nell’area di Sunan, e diretto verso il mar del Giappone.
“Pur rafforzando il nostro monitoraggio, l’esercito continua a mantenere una posizione di piena prontezza in stretta collaborazione con gli Stati Uniti”, hanno affermato in una nota le autorità di Seul. Il vettore nordcoreano è stato poi confermato anche da Tokyo.
Solo 24 ore prima Pyongyang aveva testato due missili da crociera strategici a lungo raggio, coinvolgendo le unità che operano “bombe nucleari tattiche”. Insomma, gli episodi di tensione vanno avanti a oltranza.
Il motivo delle provocazioni
Le mosse di Kim Jong-un vengono giustificate come “azioni regolari e di autodifesa”.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa nordcoreana ‘Kcna’, i test degli ultimi giorni sono stati organizzati in risposta al dispiegamento della portaerei americana Uss Ronald Reagan nel mar del Giappone per le esercitazioni navali tra Usa e Corea del Sud.