Copasir, eletto il nuovo presidente: chi è Adolfo Urso
Il Copasir ha eletto il suo nuovo presidente: si tratta di Adolfo Urso, in quota Fratelli d'Italia. Ma gli esponenti della Lega non l'hanno appoggiato
Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia e unico componente dell’opposizione del Comitato per la sicurezza della Repubblica, è stato eletto presidente del Copasir. Ha ricevuto sette voti favorevoli, una la scheda bianca. Ad Urso non sono però arrivati i voti della Lega: i componenti dimissionari, l’ex presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni, erano infatti assenti.
Per essere eletto presidente, Urso aveva bisogno di almeno sei voti.
Copasir, eletto il nuovo presidente: chi è Adolfo Urso
La prima a congratularsi con il nuovo presidente del Copasir, ossia del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, è stata la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Congratulazioni e buon lavoro da me e da Fratelli d’Italia ad Adolfo Urso – ha dichiarato -. E il nostro ringraziamento al presidente uscente Raffaele Volpi per il lavoro svolto. Già da vicepresidente del Copasir, il senatore Urso aveva dimostrato capacità e competenza e siamo certi che saprà ricoprire questo importante e delicato incarico allo stesso modo, sempre nell’interesse della nazione e degli italiani”.
Non hanno votato a favore di Urso i due componenti dimissionari: l’ex presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni erano assenti.
Il motivo, secondo diverse ricostruzioni, sarebbe dovuto al fatto che Fratelli d’Italia, unico gruppo parlamentare dell’opposizione, abbia invocato le dimissioni di Volpi in quanto esponente di un partito, la Lega, entrato a far parte della maggioranza di governo.
Copasir: che cos’è e di cosa si occupa
Il Copasir è l’acronimo di Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Si tratta di un organo del Parlamento che ha il compito di controllare l’operato dei servizi segreti italiani.
Solo due presidenti del consiglio, dal 2007 ad oggi, hanno deciso di tenere per loro la carica di presidente del Copasir: Paolo Gentiloni prima e Giuseppe Conte poi.
Per quel che riguarda il predecessore di Mario Draghi, questo aspetto è stato anche uno dei punti su cui Matteo Renzi ha insistito di più per motivare l’uscita di Italia Viva dall’ex maggioranza giallorossa.
Giuseppe Conte, comunque, ha ceduto alle pressioni nell’ultima parte del suo mandato, nominando il suo consigliere diplomatico, Pietro Benassi.
Fonte foto: ANSA