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Controlli dei Nas sulle strutture per anziani: irregolare 1 su 5

Anziani non autosufficienti in stato di abbandono e personale non qualificato: cosa è emerso dal monitoraggio dei Carabinieri nelle Rsa

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I Nas dei Carabinieri hanno ispezionato 265 strutture e centri dedicati all’assistenza e all’accoglienza per anziani in tutta Italia, indviduandone 51 con irregolarità, quasi 1 su 5. Nel corso dell’indagine sulle Rsa, selezionate in base alla pianificazione preventiva sul territorio e a segnalazioni dei cittadini, sono state riscontrate anche situazioni penalmente rilevanti. Sono state deferite all’Autorità giudiziaria 14 persone addette al settore, in particolare gestori delle strutture e operatori. Ne dà notizia l’Ansa.

I Carabinieri hanno accertato episodi di mancata assistenza e abbandono degli anziani, in particolare quelli non autosufficienti. Ulteriori infrazioni penali hanno riguardato l’esercizio abusivo della professione sanitaria, con l’uso di titoli professionali falsi tra infermieri e operatori socio-assistenziali, e la presenza di personale privo di adeguata preparazione.

Una parte di contestazioni interessa violazioni amministrative per inadeguatezze strutturali, gestionali e autorizzative, come la presenza di un numero di ospiti superiore alla capacità e l’uso di spazi e stanze inferiore a quello minimo previsto.

Il monitoraggio, riporta l’Ansa, è stato elaborato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute insieme al Ministero della Salute, in concomitanza con la piena stagione vacanziera. Proprio in questo periodo dell’anno si registrano più ricoveri, con il rischio che le strutture vengano depotenziate, cali la qualità del servizio e si riscontrino situazioni di abbandono.

Tra le strutture esaminate in cui sono stati riscontrati reati, ci sarebbe un’abitazione civile di Alessandria, sprovvista di qualsiasi autorizzazione e degli idonei requisiti sanitari, organizzativi e strutturali. Degli 8 anziani presenti, 3 sono “non autosufficienti”, e non beneficiavano delle cure mediche, infermieristiche e fisioterapiche necessarie. L’attività, per ordinanza amministrativa del sindaco, è stata sospesa, con il rientro degli ospiti presso il loro domicilio o strutture assistenziali idonee.

Il legale responsabile di due comunità di alloggio per anziani in provincia di Trapani è stato deferito alla Procura della Repubblica per aver omesso di predisporre il documento relativo alla valutazione dei rischi all’interno dei luoghi di lavoro e per aver omesso di comunicare all’autorià competente la presenza di ospiti nelle strutture, determinando un pregiudizio per salute di ospiti e operatori in relazione al contagio di Covid-19. L’amministratore delle due Rsa è inoltre segnalato per l’ampliamento abusivo della capacità ricettiva.

Carenze igieniche, strutturali e organizzative sono state riscontrate in una comunità protetta in provincia di Chieti, mentre i Nas di Bari hanno rilevato la presenza di roditori ed escrementi di origine animale nella cucina e nel deposito di alimenti di una casa di riposo. La Asl di Bari, riporta l’Ansa, aveva già predisposto tre anni fa l’immediata chiusura dei locali per la bonifica e la derattizzazione degli ambienti interessati.

I militari di Catania hanno riscontrato situazioni di abbandono degli anziani in una comunità alloggio della città, in cui mancavano anche i requisiti organizzativi e funzionali. A fronte dei 9 posti autorizzati, erano presenti 12 ospiti, metà dei quali non autosufficienti e bisognevoli di cure sanitarie non erogate. La struttura è stata posta sotto sequestro penale preventivo.

Durante le ispezioni in provincia di Lucca, è stato inoltre rilevato dai Nas l’ampliamento abusivo della capacità ricettiva di due Rsa rispetto alle autorizzazioni rilasciate dai Comuni sulla base degli spazi e del personale addetto alle cure e all’assistenza.

Si tratta dell’ennesimo scandalo nei centri per anziani. L’ultimo, il caso di un infermiere che ha ucciso 8 anziani ospiti di una Rsa nelle Marche, a Offida.

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carabinieri-rsa-irregolari Fonte foto: Ansa
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