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CRONACA ESTERA

Condannata la giornalista russa Marina Ovsyannikova, protestò in diretta tv contro la guerra in Ucraina

La giornalista russa Marina Ovsyannikova che protestò contro la guerra è stata condannata a 8 anni in contumacia: "Tribunale fittizio", dove si trova

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

8 anni di reclusione, con condanna in contumacia. Questa la sentenza emessa contro Marina Ovsyannikova, la giornalista russa diventata popolare in tutto il mondo per aver esposto un cartello contro l’invasione della Russia in Ucraina pochi giorni dopo lo scoppio della guerra.

La Ovsyannikova, tuttavia, si trova in Francia. La redazione di ‘Fanpage’ è riuscita a intervistarla dopo la condanna, e la giornalista ha commentato con queste parole: “Nel corso di vent’anni Putin ha distrutto non solo l’indipendenza dei media ma anche quella della giustizia. Non ci sono più tribunali che non dipendano dall’esecutivo”.

Soprattutto il tribunale di Basmanny, secondo la giornalista, “è un tribunale fittizio” che in realtà “lavora per il Cremlino”.

Era il 15 marzo 2022 quando Marina Ovsyannikova, in diretta durante un telegiornale russo, mostrò un cartello con la scritta: “Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”. Ancora, “no war” era il messaggio che imperava in alto, un grido di pace risuonato in tutto il mondo.

Ora Marina Ovsyannikova è stata condannata in contumacia a 8 anni.

Fonte foto: ANSA

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