Concerto di Natale in Senato: i saluti di Ignazio La Russa e la standing ovation per Mattarella
Prima del concerto di Natale in Senato, il presidente della Repubblica Mattarella è stato accolto con una standing ovation: poi il discorso di La Russa
Prima del concerto di Natale tenutosi in Senato, una standing ovation ha accolto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo il breve saluto del presidente del Senato, Ignazio La Russa, è iniziato l’evento, al quale ha preso parte anche Giorgia Meloni.
Standing ovation per Sergio Mattarella
Applausi, ringraziamenti e due minuti di standing ovation per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al suo ingresso al Senato per assistere al concerto di Natale offerto dal presidente, Ignazio La Russa, nella tarda mattinata di oggi, domenica 10 dicembre.
Il concerto, che è stato eseguito dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona, è stato preceduto dall’Inno Nazionale e dal saluto del presidente del Senato, che nel suo breve discorso ha parlato di pace “in Ucraina e in Medio Oriente” e ha elogiato il “canto lirico italiano che ha appena ottenuto dall’Unesco il prestigioso riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità”.
Un momento della standing ovation per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima del concerto di Natale tenutosi in Senato
Presente anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha osservato il concerto seduta alla destra del presidente Mattarella. Numerose le personalità presenti in aula per un concerto che ha reso omaggio ai capolavori dell’Opera lirica italiana e al senatore Alessandro Manzoni, a 150 anni dalla scomparsa.
Il concerto in Senato
Davanti agli occhi anche del sindaco di Verona, Damiano Tommasi, soprano Giuliana Gianfaldoni e Anna Pirozzi, il tenore Vittorio Grigolo, il baritono Nicola Alaimo e il basso Roberto Tagliavini hanno cantato alcune delle più celebri arie d’Opera della tradizione italiana.
Tra queste “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia di Rossini, “E lucevan le stelle” da Tosca e “Nessun dorma” da Turandot (entrambe di Puccini), “Casta Diva” da Norma di Bellini e “Va pensiero” da Nabucco di Giuseppe Verdi.
Durante l’evento, condotto da Milly Carlucci, l’attore e regista Sergio Castellitto ha letto un estratto dai “Promessi Sposi”, l’opera forse più famosa di Alessandro Manzoni, del quale si celebrano i 150 anni dalla scomparsa.
La campanella per Sergio Castellitto
Proprio l’artista romano ha ricevuto in dono dal presidente La Russa la campanella del Senato: “Ogni anno riconosciamo ad una grande personalità della nostra identità nazionale un dono, la campanella che dà inizio ai nostri lavori”.
In seguito alla lettura di un estratto dell’opera di Alessandro Manzoni, Sergio Castellitto ha parlato al Senato, definendo “straordinario come le parole e la musica del passato ci parlino ancora e ci uniscano più di qualsiasi cosa al mondo“.
L’incasso dei biglietti dell’evento, al quale hanno partecipato anche diversi ministri, da Guido Crosetto a Gennaro Sangiuliano, sarà come ogni anno devoluto in beneficenza.