Comune di Bergamo denuncia Antonio Porto per la frase sul Covid, il sindacalista: "Solo una bara per camion"
Il comune di Bergamo ha denunciato il segretario di Osa Polizia, Antonio Porto. Aveva negato la tragedia del Covid
“A bordo dei mezzi dell’Esercito c’era solo una bara per camion”: queste le parole di Antonio Porto, segretario del sindacato Osa Polizia, in merito ai mezzi militari che trasportarono le salme dei morti a causa del Covid a Bergamo, nel 2020. Un’affermazione che è valsa al sindacalista una denuncia per falsa testimonianza da parte del comune lombardo, tra i più colpiti dalla pandemia.
Le parole di Antonio Porto
Il 19 novembre 2024, Antonio Porto, fu interrogato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.
Allora, il segretario generale nazionale dell’Osa Polizia, l’Organizzazione sindacale autonoma dell’arma, negò la gravità della pandemia:
A bordo dei mezzi dell’Esercito c’era solo una bara per camion. Una trovata per mandare un messaggio alla popolazione e convincerla a inocularsi il vaccino.
Le parole del sindacalista ipotizzano una comunicazione sensazionalista da parte del comune di Bergamo, con il fine di convincere i cittadini a vaccinarsi.
La denuncia del Comune di Bergamo
Il 18 gennaio 2025 la giunta comunale di Bergamo ha inviato alla Procura di Roma una denuncia per falsa testimonianza contro Antonio Porto.
Nella querela, viene smentita la dichiarazione del sindacalista, specificando che “il 18 marzo 2020 partirono dalla città otto camion delle Forze Armate con a bordo 78 salme per essere cremate altrove, visto che il numero di morti era ben superiore alle nostre capacità”.
Fonte foto: ANSA
Il Comune lombardo spiega che Porto “avrebbe falsamente affermato” che i camion militari “avrebbero trasportato solo una bara per mezzo”.
Il corteo funebre al tempo del Covid
Furono 8 i camion militari partiti da Bergamo nel marzo 2020, divisi in tre carovane, per un totale di 73 salme.
Una carovana, con 34 defunti, si diresse a Bologna; 31 salme furono condotte a Modena e altre 8 a Varese.
L’evento è stato documentato con prove fotografiche e testimonianze di presenti dall’assessore Giacomo Angeloni, delegato della Giunta di Bergamo, col fine di contestare la versione dei fatti riportata da Porto.
All’epoca, le immagini video effettuate da un balcone di via Borgo Palazzo da uno steward Ryanair fecero il giro del mondo, diventando simbolo del martirio vissuto dalla città di Bergamo a causa della pandemia di Covid.
