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Componenti per Boeing non a norma e aerei a rischio, 7 indagati a Brindisi: "Attentato a sicurezza trasporti"

Due aziende italiane avrebbero fornito a Boeing componenti non a norma per gli aerei: sette gli indagati per quello che è stato definito "un attentato alla sicurezza"

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Sette persone e due aziende risultano attualmente indagate per la produzione di componenti Boeing non a norma. La Procura di Brindisi ha avviato un’inchiesta a seguito di una precedente indagine che, nel 2021, aveva condotto a diversi arresti.

Componenti Boeing, parti aeree non a norma

Secondo quanto riferito dalla Procura di Brindisi, due aziende del luogo che si occupano di produrre parti e componenti per aerei avrebbero fornito a Boeing diversi prodotti non a norma.

In dettaglio, le componenti non a norma sarebbero state fornite a Leonardo Aerostrutture, per poi essere utilizzate per la produzione dei Boeing 787 Dreamliner.

Un Boeing 787 Dreamliner (immagine di repertorio)

I componenti incriminati, secondo la Procura brindisina, avrebbero caratteristiche di resistenza ben al di sotto degli standard previsti, con conseguenti “riflessi sulla sicurezza del trasporto”.

Materiali difformi utilizzati per la produzione

Le indagini hanno rivelato che, per la produzione delle componenti destinate ai Boeing 787 Dreamliner, le due aziende brindisine avrebbero utilizzato materiali non conformi e poco sicuri.

Invece di usare la lega di titanio, come previsto, le imprese avrebbero utilizzato del titanio puro.

Inoltre, anche nel caso in cui siano state usate delle leghe di alluminio, queste non risultano conformi agli standard di sicurezza previsti.

Sono state sequestrate almeno 6.000 componenti destinati alla produzione di aerei che, a seguito dei controlli relativi alla sicurezza, sarebbero risultate tutt’altro che sicure.

In particolare, più di 4.800 parti analizzate sono state realizzate in titano puro, mentre, più di 1.100 presentano leghe di alluminio non conformi.

Le indagini della Procura

A seguito delle indagini condotte dalla Procura di Brindisi, le due società interessate e sette persone dovranno rispondere delle accuse di attentato alla sicurezza dei trasporti, inquinamento ambientale e frode in commercio ai danni di Boeing e Leonardo Aerostrutture.

L’uso di componenti Boeing non conformi, tra le altre cose, ha causato significativi danni ai velivoli, costringendo di fatto l’azienda americana ad una manutenzione straordinaria.

Come anticipato, non si tratta di un’indagine avviata di recente. Già nel 2021, infatti, le Fiamme Gialle brindisine avevano sequestrato i compendi aziendali delle società interessate.

Questa prima operazione aveva condotto a tre arresti, e anche altre quattro persone risultavano indagate.

Fonte foto: iStock

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