Como, due operai morti intossicati in un cantiere: hanno passato la notte in un container, indagini in corso

Due operai sono deceduti nel container di un cantiere sul lago di Como: avrebbero dormito lì, ma sarebbero morti intossicati dopo aver acceso un fuoco

Pubblicato: 21-09-2022 12:06Aggiornato: 21-09-2022 13:07

Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Tragedia a Como. Due operai sono stati trovati morti la mattina di mercoledì 21 settembre in un container da cantiere a Moltrasio, sul lago di Como. Avrebbero trascorso lì dentro la notte, accendendo un braciere per riscaldarsi: a ucciderli sarebbero state proprio le esalazioni di monossido di carbonio. A rinvenire i cadaveri sono stati i colleghi.

Chi sono le vittime
Indagini in corso
In ospedale il collega che ha scoperto i cadaveri

Chi sono le vittime

I due operai avrebbero tra i 20 e i 30 anni, sarebbero di origini egiziane: entrambi erano residenti nel Milanese.

A rinvenire i due cadaveri nel cantiere di via Ranzato, dove è stato allestito un container prefabbricato ad uso ufficio, sono stati i colleghi, che non li avevano visti tornare al lavoro.

Moltrasio, paesino sul lago di Como, dove si trova il cantiere in cui sono stati trovati morti intossicati due operai

Indagini in corso

Sul posto sono intervenuti – come riferito da PrimaComo.it – gli operatori della Croce rossa di San Fermo, un’auto medica, i vigili del fuoco e il personale di Agenzie di tutela della salute Insubria (Ats) e dell’Ispettorato del lavoro.

Sono in corso le indagini dei carabinieri per stabilire definitivamente la dinamica.

Essendo non residenti a Como, avrebbero preferito fermarsi a dormire nel container: stavano lavorando alla realizzazione di ville sul lago, a monte della statale Regina, all’imbocco nord della galleria di Cernobbio

In ospedale il collega che ha scoperto i cadaveri

Un uomo di 62 anni, collega delle vittime, è stato soccorso dal 118 in codice verde: dopo aver scoperto i corpi si sarebbe sentito male.

Secondo i primi accertamenti, invece, la morte dei due egiziani risalirebbe ad alcune ore fa: secondo quanto riferito dall’Ansa, potrebbero essere morti già nella serata di martedì 20 settembre, poco dopo avere acceso il braciere, necessario per riscaldarsi dato che in quelle zone, di notte, il termometro scende a circa 12 gradi.